Gentile Redazione,

come ormai mi capita da circa sei anni, mercoledì scorso stavo volando proprio sopra la mia amatissima Isola del Giglio e non ho resistito alla tentazione di fotografarla.
Dopo averlo fatto, ho cominciato a chiedermi quanta gente, come me, ha schiacciato la faccia contro il finestrino dell'aereo durante una giornata di cielo limpido per ammirare il Giglio invaso dal sole.
E quanti, come il sottoscritto, ha cominciato a sorridere osservando il porto, distinguendo le strade, le case...
La tortura maggiore è quando volo durante i mesi caldi e, guardando di sotto, vedo il Giglio in fiore, macchiato dal giallo delle ginestre.
Allora penso che darei non so cosa per respirare un pò di quell'odore così familiare invece dell'aria viziata e stantìa dell'aereo.
Spesso la rotta di volo passa esattamente sulla perpendicolare dell'isola e così non riesco a vedere nulla, ma quando il Comandante compie la virata verso Pisa con un piccolo anticipo, le ali scoprono alla vista il Giglio ed io rimango sempre incantato da quello spettacolo.
Osservo quel lembo di terra e mi sembra di riconoscerne ogni metro quadrato. Mi chiedo se i miei genitori siano a casa o in porto a fare la spesa, osservo le Cannelle e mi sembra di vedere Antonio il bagnino fare la sua beata "pennichella" sotto l'ombrellone mentre sogno di sorseggiare un bell'aperitivo al bar di Tonino.
E, soprattutto, fantastico di tuffarmi in quel Mare meraviglioso che da oltre trentacinque anni mi accoglie e mi abbraccia, facendomi sentire ogni volta un bambino...
Spero che la foto Vi piaccia e, se volete, pubblicatela pure. (VISUALIZZA FOTO)

Ancora mille complimenti (e ringraziamenti) per il Vostro bel sito.
Auguri e Buon Lavoro.

Luca Pittiruti.