Buongiorno Signor Cristiano.
La domanda che Lei mi pone è assai complessa. Vorrei intervenire nella risposta offrendo non illusioni ma alcune fonti di speranza. La stessa speranza che avevo io che, dopo aver effettuato gli studi in continente, con sacrificio (ma mica tanto), sono riuscito a rientrare al Giglio all’età di 33 anni. Mi creda, solo dopo aver costruito un’attività lavorativa alternativa ho potuto pensare di lasciare il mio precedente lavoro, peraltro consolidato da anni di esperienza, e creare quindi una nuova occupazione sull’Isola del Giglio. Non facile ma possibile.

Sapere che un ragazzo di 22 anni “vede” il nostro territorio come un luogo di riscossa e di vita migliore, più sano e più indicato alle battaglie che ogni giorno conduciamo contro lo stress della vita cittadina, mi riempie di grande soddisfazione ma cerco in modo equilibrato di fornirle una risposta senza offrirle false chimere.

Al momento il nostro territorio offre solo opportunità stagionali anche se l’Amministrazione sta facendo sforzi mentali per riuscire a creare una serie di opportunità che in primo luogo cerchiamo di rivolgere ai giovani residenti. In primis per non farli fuggire dall’isola per combattere (ad armi impari) quello storico fenomeno dello spopolamento. Successivamente “inventandoci” ogni giorno una serie di motivi, basati sull’azione amministrativa, per aiutare tutti ad avere maggiore intraprendenza, anche se, mi creda, non è molto facile. Peraltro rispetto alla cosiddetta “intraprendenza” non si può dire “si” a tutto. Alcune iniziative che richiedono un parere dell’Amministrazione, solo e solamente nel periodo estivo, spesso non sono compatibili con i flussi turistici e con la grave situazione della viabilità.

In conclusione quale aspettativa le posso fornire? Trovo molto pertinente e sensato il punto di vista della signora Franca Melis, la cui sagacia offre spunti molto prudenti ma ottimistici, che invito a leggere come commento alla sua domanda. E’ un modo come un altro per accettare un consiglio da chi ha avuto esperienza come me nel caso in specie e soprattutto una considerazione su come è possibile farsi accettare da una comunità molto per bene che dell’ospitalità e dell’accoglienza ne ha fatto un cavallo di battaglia, passato presente e futuro.

Cordiali saluti.