Gentile signora Iorio,
Le anticipo, con tutta sincerità, che fornire una risposta alle sue articolate domande non è davvero semplice perché il tema si dibatte da molto tempo tra chi suggerisce soluzioni repressive e chi invece si colloca su posizioni meno intransigenti. Lo confesso apertamente, ma consideri che il Sindaco non ha poteri speciali ma solo la prerogativa della programmazione e la non sempre facile autorità di coordinare le varie forze dell’ordine che hanno compiti di vigilanza. Nella fattispecie i provvedimenti che possono essere emanati in questa circostanza sono ripieghi inefficaci come, per fare un esempio, la ipotizzabile chiusura anticipata dei locali la cui applicazione non porterebbe miglioramenti immediati ma allargherebbe il malcontento tra i giovani che chiede spazi serali in mancanza di soluzioni ottimali. Non posso inoltre esimermi dal ricordare che scelte non condivise, attuate nel passato, sui luoghi di aggregazione dei giovani, ci hanno condotto a questa spiacevole situazione.

Detto questo, confermo che la mattina del giorno di Pasqua, uscito di casa abbastanza presto per partecipare alla Processione che normalmente si svolge alle 8,00 di  mattina, da subito mi sono reso conto che la sera prima gli schiamazzi e la cagnara avevano oltrepassato il limite. Questo si desumeva in modo chiaro dalle bottiglie rotte notate dappertutto peraltro in concomitanza con l’uscita della Processione. Ho tuttavia ribadito a tutti che si è trattato di un fatto sporadico perché da molto tempo non si verificavano avvenimenti di questo genere.

Quali sono quindi le possibili soluzioni? Innanzitutto un controllo maggiore dei centri urbani che ad oggi non può essere svolto in modo capillare per mancanza di risorse umane tra le forze dell’ordine che hanno carenza di uomini per svolgere tutti i compiti a loro assegnati (e mi creda non sono pochi). Sull’isola non succede mai nulla, almeno per i molti mesi speculari alla buona stagione, e questo porta ad una naturale riduzione del personale militare da destinare alla sicurezza ed all’ordine pubblico anche per gli effetti di una crisi che ha colpito tutti.

Sebbene abbia capito la serietà del fatto accaduto ho considerato che fosse stato un evento episodico e non ripetitivo, almeno fino ad oggi, perché da mesi non si aveva notizia. E’ evidente che il controllo dovrà essere intensificato nei giorni di maggior affluenza turistica e nelle feste comandate ma c’è da dire, giusto per ripetermi,  che le risorse umane disponibili (tra i Carabinieri ad esempio) non sono sufficienti a garantire l’ordine pubblico in situazioni estreme.

In seconda battuta si potrebbe tentare una soluzione più ardua. Chiedere la collaborazione dei ragazzi cosiddetti “giovani” perché si fa sempre un gran parlare male di loro ed invece io sono certo che possono essere responsabilizzati poiché in fin dei conti loro chiedono poco: solo un luogo dove ritrovarsi. Sarà sorprendente ma tentare questa strada potrà essere la via giusta?

Infine, relativamente alla Sua ultima osservazione, Le ribadisco che non solo il Sindaco può far rispettare le leggi ma anche e soprattutto Lei, privato cittadino che, testimone di situazioni come quelle segnalate, per far rispettare i suoi sacrosanti diritti, può ricorrere alla querela o alla denuncia dei fatti accaduti denunciando non solo le circostanze ma anche coloro che si sono resi responsabili del disturbo della quiete pubblica che, a discapito dei ragazzi che invece passano civilmente il loro svago ed il loro divertimento, provocano situazioni che niente hanno a che vedere con un sano e sereno trascorrere della serata nei vicoli del Castello.

Cordiali saluti.