"Laudato sii Signore per nostra sora morte corporale dalla quale homo vivente non potrà mai scampare". Prendo spunto da questo passo del cantico delle creature di San Francesco d'Assisi per iniziare questo mio pensiero di saluto a nonna Giulia.

Lodare la morte, un termine forte! Forse per qualcuno inappropriato, ma oggi siamo qua per questo per dar lode al Signore, perchè solo attraverso la morte si rende possibile l'incontro con Lui! Quindi la morte non è la sconfitta della vita, ma è quello strumento necessario che ci conduce alla nuova vita, a quei cieli nuovi e quella terra nuova che ci dona il Signore! La morte è mistero che non si può né spiegare né comprendere, solo la forza della fede ci da conforto e ci aiuta ad accettarla!

Oggi i nostri cuori sono tristi perché il dolore per il distacco da una persona cara è forte! Non la vedremo più non sentiremo più la sua voce e le sue sagge parole, ma il nostro dolore deve tramutarsi in GIOIA vera per questa nostra sorella in CRISTO perché giunta alla fine della sua vita terrena è rinata a vita nuova! Quella vita che non finirà mai in CRISTO!

Ho un'immagine di nonna nel momento del passaggio, la vedo insieme alla sua amata zia, che negli ultimi giorni chiamava sempre, che è venuta a prenderla e insieme cantano le parole del salmo 121 "Quale gioia quando mi dissero, andremo alla casa del Signore". E sono certo di questa sua gioia nel Cuore mentre va incontro a Cristo Signore, questa certezza mi viene dalla profonda fede che mi insegnato e trasmesso!

99 anni praticamente un secolo... e che secolo!!! Ha visto 10 papi, un concilio vaticano, 2 guerre, la nascita della repubblica italiana... e nel frattempo ha messo al mondo 8 figli. E' stata moglie fedele e amorevole, madre giusta e severa, e per fortuna dei nipoti... nonna giusta ma più dolce, donna pratica e concreta, schiva alle smancerie. Chi, come me, ha avuto modo di viverla nel quotidiano potrebbe raccontare mille episodi, ne dico solo 2 dai quali ho ricevuto una lezione di dignità e di fede.

Lo scorso anno quando le dissi che sarei rientrato in seminario e che sarebbe venuto il vescovo ad annunciarlo in chiesa è voluta venire alla messa e pur camminando poco e con fatica è voluta andare a fare la comunione camminando dicendo con forza che fino a quando riusciva a stare in piedi a prendere Gesù ci andava con le sue gambe.

L'altro episodio è più recente, quando a casa ha Grosseto il parroco è venuto a per impartirle l'unzione e il viatico. Lei come ha capito che era venuto il sacerdote si è come risvegliata ha voluto essere messa seduta, e con estrema lucidità ha pregato!

Mi ha insegnato la dignità e l'amore per la preghiera, amava il rosario e non passava giorno senza recitarlo. L'amore per chiesa e il profondo rispetto per i suoi ministri, al punto che io che prete ancora non sono... quando tornavo a casa il venerdì era contenta di vedermi... io non sbagliavo mai... al punto che se c'era anche un piccolo diverbio fra me e Cecilia... la sua Cecilia... avevo sempre ragione io.

Mi rivolgo ora a mia mamma, mia sorella e a tutta la nostra grande famiglia. Oggi, come ho detto prima, per noi è un giorno triste, perché salutiamo il pilastro della nostra famiglia, ma rendiamo grazie a DIO per avercela data e per così tanto tempo!

Dobbiamo essere felici per lei perchè ora gode della VERA GLORIA e nell'attesa di rivederci un giorno continuerà a pregare tutti noi come sempre ha fatto.