Sulle cronache locali di qualche tempo fa veniva riportata la notizia circa alcune difficoltà tecniche legate al funzionamento del ripetitore di telefonia situato sul monte Mario, nell'isola Giannutri. Le difficoltà, erano legate a necessari e non eseguiti lavori di manutenzione sulla antica cisterna su cui il ripetitore è posizionato. Nell'occasione si è pure scoperto che l'ente gestore di telefonia mobile fino ad allora aveva pagato l'affitto all'amministrazione dello Stato sbagliata (sembrerebbe per un errore degli uffici della Provincia).

Tali notizie confliggevano però con quanto riportato tempo fa in un intervento su “Giglio News” in cui un noto esponente della maggioranza consiliare del Comune di Isola del Giglio (di cui Giannutri fa parte) affermava che, con grande sprezzo della salvaguardia della vita umana, tale ripetitore non si era potuto installare perché disturbava il periodo in cui un piccolo geco che abitava lì vicino andava in amore. Considerata la severità delle leggi di tutela ambientale vigenti a Giannutri, è più probabile che le notizie sulla presenza del ripetitore presente sull'isola e le relative fantasiose difficoltà di funzionamento siano state inventate di sana pianta dai soliti giornalisti che non sanno cosa scrivere.

Nello stesso intervento l'autorevole esponente della maggioranza consiliare affermava pure che (con giusta cognizione di causa perché membro dell'omonimo osservatorio) le stesse operazioni di rimozione del relitto della nave Concordia erano state ritardate e rimandate per colpa di “un noto mammifero volante”. Effettivamente al Giglio vive un pipistrello particolare (il “Molosso del Cestoni”) che, come tutti i pipistrelli, d'inverno va in letargo. Naturalmente vanno in letargo anche quelli che vivono nella zona della punta del Lazzeretto che, mentre dormono, non vogliono e non devono assolutamente essere disturbati, tanto meno dai lavori del cantiere intorno al relitto della Concordia. Per questo è stato tutto fermato: le sciocchezze di fantapolitica scritte sui giornali circa la necessità del fermo per dare tempo al porto di Piombino di adeguarsi per le opere di demolizione del relitto o i milioni di euro spesi da Costa per assicurarsi la futura disponibilità del “VANGUARD” sono solo false notizie per fuorviare l'opinione pubblica.

Tornando a Giannutri, da ormai vari giorni si paventa la possibilità che, dal 1° Gennaio prossimo ci sia il black-out dell'erogazione di energia elettrica. Se qualche facinoroso dovesse pensare che la colpa di un tale disservizio sia da ascrivere alla Giunta Comunale del Giglio, sia chiaro fin da ora che quanto sta per succedere è invece frutto di un complotto di ambientalisti favorevoli al Parco che vogliono evitare che qualcuno degli ultimi rari esemplari di gabbiano corso ancora presenti a Giannutri corrano il rischio di prendere la scossa sui fili elettrici.

SIBILOT