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Tragedia nelle acque de Le Formiche
Tragedia nelle acque de Le Formiche

Tre sub deceduti alle Formiche di Grosseto, uno in osservazione all’Ospedale di Orbetello. La Guardia costiera coordina i soccorsi ed indaga.

pegaso 2 grosseto elisoccorso isola del giglio giglionewsSono le 11:54 quando il telefono dedicato al 1530 squilla la prima volta, nella sala operativa della Capitaneria di porto di Livorno. Dalle Formiche di Grosseto comunicano che un sub è in difficoltà. La segnalazione viene passata alla Guardia costiera di Porto Santo Stefano, che dispone l’immediato invio della motovedetta ognitempo CP 803, con personale sanitario a bordo.

Da quel momento, il telefono non smette di squillare, nelle centrali di Livorno e di Porto Santo Stefano, e gli apparati radio ricevono numerose richieste di soccorso: ulteriori subacquei si sentono male, la zona è sempre la stessa. Le persone che accusano malori diventano due, poi tre, infine quattro. Sono tutte originarie di Perugia e fanno parte di un gruppo di otto amici partiti da Talamone con altri tre subacquei, su un’imbarcazione del centro diving locale “ABC”.

Il Pegaso del 118 è impegnato per un’altra richiesta di intervento, così la Guardia costiera di Livorno fa decollare da Sarzana l’elicottero di allarme.

Partono anche il battello pneumatico A01, da Porto Santo Stefano, e la motovedetta CP 702 da Castiglione della Pescaia.

La motovedetta CP 803 arriva in zona, i sanitari tentano le manovre di rianimazione, ma non possono fare altro che constatare il decesso delle prime tre persone. La quarta viene imbarcata sull’elicottero del 118, svincolatosi intanto dalle precedenti incombenze, per il successivo trasferimento all’ospedale di Grosseto, dove è tenuta sotto osservazione e pare essere fuori pericolo.

I superstiti e due delle tre salme vengono scortati delle unità della Guardia costiera sino al porto di Marina di Grosseto, mentre il terzo cadavere viene condotto a Porto Santo Stefano, con la motovedetta CP 803, per essere trasportato all’obitorio di Orbetello.

La Capitaneria di Porto Santo Stefano indaga sull’accaduto, secondo le direttive impartite dalla competente Procura di Grosseto.