Memoriale Concordia: "Capitale da mettere a frutto"
IL MEMORIALE DELLA CONCORDIA. UN CAPITALE DA PROTEGGERE E METTERE A FRUTTO.

piattaforme costa concordia titan micoperi isola del giglio giglionewsC'è qualcuno in Italia che giustificherebbe la demolizione del Colosseo per far lavorare un “Consorzio di demolitori” in un momento di crisi? A quanto pare sì. Non ci vuole l'interprete per capire cosa vuol dire Gabrielli quando parla di "un solco ben preciso", di "impegni sottoscritti dal privato", di "prescrizione della conferenza dei servizi". Un burocratese che vuol dire: "Io so' io e tu non sei un c****!"(cit. Alberto Sordi).

Noi invece, e siamo tutti, compresi gli abitanti dell'Isola del Giglio per tramite dei loro rappresentanti politici, crediamo che Il Memoriale serva perché non si dimentichi la tragedia, le vittime fra croceristi, equipaggio e sommozzatori, serva alle specie animali e vegetali che lo hanno eletto a propria dimora e zona di riproduzione, serva come luogo delle commemorazioni e delle cerimonie, serva per immersioni di interesse scientifico, tecnico e turistico, serva all'Isola del Giglio per essere ripagata con gli interessi, a costo zero per l'erario dello stato, dei disagi ha dovuto subire in tutto questo tempo.

Veniamo poi al problema contingente della rimozione dei materassi stesi a fianco del Memoriale della Concordia sul fondo marino. Posto che in qualunque modo lo si dica il problema dei materassi c’è, da esperti della cantieristica off-shore, riteniamo che il Consorzio che vincerà la gara per la rimozione di: grout bags, big bags e kit-kat bags, per avere il 100% di no-pollution, debba utilizzare dei contenitori stagni per il viaggio dal fondo del mare verso la superficie dei materassi, piuttosto che le barelle a cielo aperto che si vedono nelle foto del “Resoconto fase WP9” del 28 agosto, inviata da Costa Crociere, (http://www.giglionews.it/wp-content/uploads/resoconto_osservatorio280814.pdf) dove si vede chiaramente, tra l’altro,  che i sacchi sono quasi tutti sbrecciati date le enormi sollecitazioni che hanno dovuto sopportare dalla rotazione delle 114.500 tonnellate di stazza del relitto della Costa Concordia.

Al di là poi delle sperimentazioni di salpamento effettuate in agosto con barelle varie, qualcuno ragiona anche di aspirazione di malta, sabbia e inquinanti chimici, aspirazioni delle quali nelle prove sperimentali non si parla nemmeno. Non vorremmo che a pochi giorni dall’assegnazione dei lavori non si sappia nemmeno bene che cosa si andrà a fare con questi materassi, salvo le conclusioni del documento che chiude con l’intenzione di proseguire nell’asportazione dei gusci dei mitili residuati sul fondo.

Insomma, va bene i materassi, con le idee chiare e si spenda quello che c’è da spendere per un lavoro ben fatto. Per la rimozione del Memoriale che non se ne parli nell’appalto e si lasci spazio a tutte le riflessioni del caso.

ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEMORIALE DELLA CONCORDIA Luigi Ruggeri