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Servizio veterinario: lettera aperta della LIDA
Al Sindaco dell'isola del Giglio Alle Amministrazioni
pc agli organi di stampa pc al Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi pc all'ANMVI, Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani

Gentili Signori, non è passato molto tempo da quando Vi abbiamo contattato per il decesso di un cagnolino avvenuto sull'isola del Giglio e per caldeggiare le amministrazioni a istituire un ambulatorio veterinario, tutt'oggi assente, che permetta agli animali d'affezione dei residenti e dei turisti, di poter ricevere le cure primarie necessarie alla propria sopravvivenza.

Oggi riceviamo l'ennesimo articolo che denuncia la morte di un animale che non ha potuto ricevere il soccorso e le cure necessarie. Oggi perviene questo articolo alla nostra Associazione.

Nell'articolo si legge: Commenta il sindaco del Giglio, Sergio Ortelli: “Noi non abbiamo le risorse per poterne aprire uno. Servirebbe un ambulatorio privato, ma noi non possiamo permettercelo”.

Vorremmo far nuovamente presente a codesta spettabile Amministrazione, che esistono regolamenti regionali e leggi nazionali che obbligano i comuni a convenzionarsi con canili e cliniche veterinarie.

Accendiamo la Vostra cortese attenzione sull'articolo 3 del D.P.R. 31/03/1979 e alle ancor più sottostanti norme della l. 281/1991 e della Legge Regionale toscana di attuazione.

La Legge quadro nazionale 281/1991, obbliga tutti i comuni ad avere “canili e gattili sanitari" direttamente o tramite convenzioni.

Decreto del Presidente della Repubblica 31 Marzo 1979 Articolo 3 "E' attribuita ai comuni, singoli o associati ed alle comunità montane, ai sensi degli articoli 27, primo comma, lettera a), e 18 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977 n.616, la funzione esercitata dall'Ente nazionale protezione animali, di vigilanza sull'osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e locali, relativi alla protezione degli animali ed alla difesa del patrimonio zootecnico".

Legge 14 agosto 1991, n. 281 “Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo.” Art. 4 Competenze dei comuni … I comuni provvedono, altresì, al risanamento dei  canili comunali esistenti e costruiscono rifugi per i cani, nel rispetto dei criteri stabiliti con legge regionale ... I comuni, singoli o associati, e le comunità montane provvedono a gestire i canili e gattili sanitari direttamente o tramite convenzioni con le associazioni  animaliste e zoofile o con soggetti privati che garantiscano la  presenza nella struttura di volontari delle associazioni animaliste e zoofile preposti alla gestione delle adozioni e degli affidamenti dei cani e dei gatti.

Legge regionale 20 ottobre 2009, n. 59 “Norme per la tutela degli animali. Abrogazione della legge regionale 8 aprile 1995, n. 43 (Norme per la gestione dell’anagrafe del cane, la tutela degli animali d’affezione e la prevenzione del randagismo).” Art. 30 Canili sanitari e rifugioArt. 34 - Colonie di gatti

E’ evidente che il comune di Isola del Giglio dovrebbe comunque e al più presto istituire sul suo territorio una struttura sanitaria veterinaria di primo intervento/ricovero, avendosi altrimenti una violazione se non formale quantomeno sostanziale delle sopra citate leggi.

In attesa di un cortese cenno di risposta in merito, e nella speranza che al più presto vengano prese disposizioni in osservanza delle leggi in vigore, porgiamo distinti saluti.

LIDA Firenze