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"Accaparrarsi meriti è un metodo vecchio ma fate pure"
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ACCAPARRARSI MERITI E’ UN METODO VECCHIO MA FATE PURE

Il progetto per l’ottimizzazione dell’assistenza sanitaria nelle isole del Giglio e Giannutri, non ce ne vogliano gli opportunisti di “Progetto Giglio”, è stato costruito da questa Amministrazione e dall’attuale direttore del distretto “Colline dell’Albegna”, poi condiviso con il nuovo Direttore dell’Area Vasta Dott. Enrico Desideri che abbiamo incontrato a Orbetello il 26 febbraio scorso, e finalmente presentato alla Regione come l’unico possibile progetto, al momento.

Sinceramente troviamo assai bislacco pensare che un consigliere, peraltro candidato a sindaco nelle ultime elezioni, assente dalla scena gigliese da circa due anni, venga indicato come protagonista di una trattativa con la ASL e attribuirLe addirittura risultati storici come quello che ha incamerato questa amministrazione. E’ lo stesso Marras a testimoniarlo comunicando che la Regione ha accettato e finanziato il nostro progetto di cui ne disponiamo e ne conserviamo il documento (ASL) che tratta della sanità gigliese. Questo atteggiamento è un po’ ridicolo ma va bene anche così. Prendiamo atto che quel tipo di politica non sarà mai obiettiva.

E’ bene ricordare inoltre che il Ministero della Salute, la Conferenza Stato Regioni e la Regione Toscana hanno da tempo elaborato un progetto generale per l’ottimizzazione dell’assistenza sanitaria nelle piccole Isole finalizzato al miglioramento dell’assistenza sanitaria nei territori con particolare difficoltà di accesso alle strutture sanitarie. In aggiunta a ciò c’è un’esigenza superiore “di ordine sociale ed economico con lo scopo primario di rinforzare la capacità di accoglienza delle zone soggette a forte oscillazione demografica in base ai flussi turistici e la capacità di risposta dei servizi di emergenza-urgenza”.

A noi non piace spiattellare ai quattro veneti i traguardi che via via vengono raggiunti ma è innegabile che siamo stati gli iniziatori di un’idea di sanità adatta alle nostre isole e ci siamo proposti davanti al nuovo direttore di area vasta nel modo giusto ricevendo da parte sua una profonda comprensione di quello che oggi chiamiamo “Problema sanitario di Giglio e Giannutri”.

Eravamo partiti da una prospettiva nuova, che avrebbe consentito l’ampliamento del distretto del Porto e su questa falsa riga da parte della ASL era stata prodotta una perizia estimativa poi abbandonata perché non in linea con i prezzi del mercato immobiliare. Né, aggiungiamo, sarebbe stata chiara la situazione del plesso sanitario di Giglio Castello che di lì a poco poteva essere smantellato portando non pochi disagi per i suoi cittadini. La (nostra) vecchia proposta di acquistare gli ambulatori del Castello dalla società Ligestra 2, attuale proprietaria del cosiddetto “ospedaletto”, viste le sempre minori risorse economiche della sanità toscana, è quindi tornata ad essere la soluzione migliore in attesa di maggiori risorse per un ampliamento anche del Porto. Ma questo è scritto nel progetto.

Per una migliore conoscenza del progetto riportiamo un brano della documentazione laddove si parla di Telemedicina: “A tale proposito “il ricorso alle Tecnologie dell’Informazione e Comunicazione (ICT) per l’erogazione di servizi di assistenza sanitaria in situazioni in cui professionisti della salute e utenti non si trovino nella stessa località rappresenta un’opportunità per rispondere in maniera efficace ed efficiente ai nuovi bisogni della popolazione e per promuovere lo sviluppo del sistema socio-sanitario regionale. Individuando l’utilizzo delle tecnologie per il rafforzamento della continuità assistenziale e dell’assistenza domiciliare/residenziale come priorità di intervento, si intende sviluppare la telemedicina come strumento di sistema, implementando modalità innovative di erogazione di prestazioni in ambito sanitario (televisita, teleconsulto, telesalute) e socio-assistenziale (teleassistenza)”.

L’Amministrazione ha presentato recentemente un progetto per la Telemedicina, ampiamente annunciato in Consiglio Comunale, grazie alla collaborazione di una autorevole gigliese, la dott.ssa Maria Romano, con la quale abbiamo avuto in comune la stesura del progetto finalizzato.

Infine, per parlare d’altro, sul fronte della scuola abbiamo centrato un target importante: la seconda pluriclasse nella secondaria di primo grado. “Una promessa su tre” come ci ha riferito il Direttore scolastico regionale. Che si tenti di accaparrare anche questa buona notizia? Fate pure, la porta è sempre aperta.