Sono sinceramente sorpreso della scomposta reazione dell’Assessore Feri. Segno evidente dei cedimenti che si stanno maturando all’interno della maggioranza e della Giunta.

Eppure nel Consiglio Comunale del 30 novembre 2005 eravamo tutti presenti.  Anche Feri ascoltava le parole del Sindaco che in quell’occasione sosteneva, per economizzare sulla spesa, di risparmiare sulle fotocopie comunali e quindi di non consegnare le delibere alle minoranze consiliari e che l’Assessore Pisanu, scocciato di tale situazione, deplorava quell’atteggiamento invitando tutti a fare ammenda sulle spese dei telefonini citando cifre che ho già enunciato (i telefonini sono in possesso degli assessori e non dei semplici consiglieri comunali! Se non sono loro ci dica allora Feri a chi si riferiva colui che nella sua Giunta sa leggere il bilancio comunale?). 

Si tuteli pure, l’Assessore Feri, di fronte alle mie recriminazioni proposte al signor Prefetto. Non sono abituato a dire menzogne.  Mi limito a riportare fedeli dichiarazioni (e non interpretazioni) rese in seno al dibattito del Consiglio, quella discussione che dovrebbe, secondo una vecchia decisione unanime, essere verbalizzata e poi consegnata a tutti i consiglieri per la loro giusta verifica così come stabilito dalla legge, che si viola ogni giorno su questo tema, nonostante le ennesime deliberazioni unanimi e ridondanti del Consiglio Comunale.

No, caro Feri, il problema denunciato dalla minoranza consiliare non è una questione solo del Sindaco ma è un problema di tutti voi, delle chiacchiere che ci proponete ogni giorno,   delle immaginarie disponibilità al dialogo, delle porte del Comune che si aprono   e poi non siete in grado di rispettare il più semplice dei principi della democrazia:  fornire gli atti deliberativi ai consiglieri comunali che li hanno emanati.  E’ per questo motivo che ricorriamo all’autorevolezza del Prefetto.

Concludendo, ricambio l’invito di Stefano Feri a non soffiare sul fuoco per godersi un Natale felice e sereno.  Ho forti dubbi invece che il fuoco sia spento all’interno della Giunta per le note questioni dei rapporti tra i componenti. Ho infine perplessità che si sia ritrovata serenità tra i Giovani del Giglio che dovranno pianificare il loro Capodanno nel clima arroventato di questi giorni, profondamente toccati dalle polemiche che li hanno coinvolti, conseguenza di “falli diretti” e di “falli di reazione”  che non hanno niente da condividere con il vivere civile e dignitoso della nostra comunità.