DICHIARAZIONE DELLA MINORANZA CONSILIARE
in merito alla decisione del Comune di Isola del Giglio di aderire alla Comunità Montana

Anche se il nome di Comunità Montana può apparire in palese contraddizione con le nostre caratteristiche di insularità, pur conservando una residua tendenza all’autonomismo che questa minoranza ha avuto modo nel passato non recente di esaltare, riteniamo che le forme di aggregazione degli Enti Locali siano una straordinaria opportunità di crescita sociale, turistica ed economica.

E’ proprio per questo motivo che condividiamo l’idea di aderire a questo organismo che, così allargato ad una dimensione territoriale nuova, rappresenta un passo in avanti su cui investire per uscire dall’evidente isolamento amministrativo.

Se verrà costituita, come si prospetta da più parti, una Comunità dell’Arcipelago Toscano essa potrà garantire un nuovo tramite per investire con nuovi strumenti di programmazione, coordinamento e promozione a livello comprensoriale.

Ma con l’ordine del giorno del Consiglio Comunale, che si è tenuto oggi 18 Gennaio 2006, l’Organo Consiliare non è chiamato a discutere, come legittima aspirazione chiede, sull’istanza di allargamento territoriale.  I Consiglieri sono invitati solamente ad eleggere i propri rappresentanti in seno alla Comunità.

Prendiamo atto che, con molto rammarico, l’ingresso nella Comunità Montana è stato deciso nel Consiglio Comunale del 18 giugno 2005, nella cui seduta il provvedimento conseguente è stata adottato da soli sette consiglieri che in fatto di rappresentatività la sanno lunga. In quell’occasione la Minoranza scrivente, tramite documento letto cortesemente dal Segretario Comunale,  ebbe modo di lamentare sulle scelte degli orari e sui giorni nei quali convocare il C.C. che non andavano certo incontro alle aspettative dei Consiglieri stessi.

Dalla lettura della suddetta delibera (n.32 del 18 giugno 2005) si evince palesemente la mancanza della metà dei Consiglieri, oltre che del pubblico, la mancanza di rappresentatività nei confronti di un atto fondamentale per la comunità gigliese con conseguente decisione presa unilateralmente, priva della più elementare discussione e del più ovvio dibattito sulle ragioni della deliberazione.

Era democratico, opportuno e necessario discutere con tutto il Consiglio riunito (preventivamente doveva essere coinvolta ed informata la popolazione per comprendere l’importanza dell’atto)  per meglio interpretare quali erano i punti di forza e di debolezza della partecipazione e quali erano le ricadute derivanti dalla nostra adesione alla Comunità Montana.

In linea di principio,  abbiamo sempre manifestato la nostra disponibilità a votare favorevolmente la delibera di adesione ma sosteniamo che il percorso ed il metodo siano stati completamente disattesi.

La Minoranza Consiliare scrivente  ribadisce il diritto di essere presente ad ogni seduta, oltre ad auspicare che, nell’unico momento in cui può essere resa informazione alla comunità, si impedisce alla stessa, per evidenti ragioni, di partecipare ed ascoltare la discussione di importanti argomenti che riguardano l’intera popolazione gigliese.

Auspichiamo un cambiamento di atteggiamento da parte della maggioranza, che viene essa stessa penalizzata con questo comportamento, per aprire un nuovo scenario fatto di partecipazione collegiale sugli argomenti posti all’ordine del giorno.

Gruppo di Minoranza Consiliare
Sergio Ortelli
Rossi Giovanni
Davide Stefanini