E’ passato quasi un mese da quando ho inoltrato l’appello all’amministrazione comunale per evitare lo scempio di 12 alberi a Castello e Campese, ma da allora ne’ il Sindaco, né l’Assessore all’Ambiente si sono presi la briga di giustificare - neppure per dovere verso la collettività - il perché di tale insensata iniziativa.
Nel frattempo, su questo sito, era arrivata anche la notizia dell’accordo  sul “ Cambio di Clima 2006 “ sottoscritto assieme a Legambiente. Complimenti!!! Quella “..sfida sul protocollo di Kyoto “ - così come recita il relativo comunicato - non mi pare, però, essere iniziata in linea o in perfetta sintonia con i contenuti del protocollo stesso!
Ed altri complimenti vorrei farli anche a chi, con tanta buona volontà e tanto zelo, ha saputo  rispondere, e ha voluto rispondermi al posto degli amministratori fin troppo indaffarati per riuscire a farlo. Naturalmente parlo di un possibile o del possibile aspirante-portavoce del sindaco, Giuseppe Modesti (il probabile Peppetto citato da Giacomo Landini  nella sua lettera di ieri al giornale; forse), una sorta – in piccolo - di  aspirante–BONAIUTI  (e per chi non lo sapesse Bonaiuti è il Berlusconi Cavalier-portavoce) pronto a compensare talune defaiances del Sindaco o degli altri amministratori.
Faccio a lui i complimenti, per il tempo che trova un uomo così impegnato: imprenditore edile, presidente della locale Confraternita della Misericordia e non so quant’altro, da dedicare a persone poco rappresentative come me o per ribattere su cose che non lo riguardano direttamente o sostanzialmente; almeno in apparenza!
Figuriamoci infatti cosa potrebbe interessare a lui il taglio di 12 alberi; ad uno che nella sua carriera di impresario (come si dice dalle nostre parti per indicare i padroncini o i titolari di imprese edili) sai quanti ne potrebbe aver visti di alberi buttati giù per far spazio al cemento. Un tipo di cemento ” giustamente “ molto più redditizio degli alberi dai quali - tutt’al più - ci si tira fuori un po’ di legna!
A proposito, dimenticavo, non credo poi siano tutti così scontenti dell’insensato  taglio di quelle 12 piante. C’è chi – infatti - potrebbe aver fatto scorta di legna gratis per il prossimo inverno e non potrebbe far
altro, in tal caso, che ringraziare l’amministrazione comunale per questo.
In particolar modo penso a coloro che si sono accaparrati il legno dei secolari cipressi del cimitero del Castello.
Per tornare tuttavia alla solerzia di Modesti, visto che ha creduto di potermi dare un suo legittimo quanto zelante consiglio, anch’io vorrei poter contribuire con un mio modesto suggerimento nei suoi confronti: “Secondo me, infatti, sarebbe forse meglio che per il momento abbandonasse l’idea di trasformarsi in un vero portavoce ufficiale di qualcuno, perché, se quello appena passato è giusto l’inizio di carriera, ai nostri poveri amministratori, Sindaco e assessore compresi, invece di aiutarli a mantenere la giusta immagine di facciata (sebbene come muratore sappiamo saperle fare bene “le facciate”) gliela demolirebbe immediatamente!
“Vedi caro Modesti, senza accorgertene hai fatto una serie di errori, e non soltanto di grammatica, questi, per l’esattezza, sono soltanto 11, ma anche di contenuto. Hai sbagliato - per esempio - anche il titolo di apertura! A mio parere non avresti dovuto scegliere come titolo “ Le sterili polemiche di bassa politica di Marina Aldi “; bensì: “Le  ingiustificate proteste”, o piuttosto “le proteste poco giustificate di Marina Aldi “. In ognuno dei due casi saresti stato infatti più attendibile, non credi?
E poi,  quel “dice lei in qualità di referente” sa tanto di pettegolezzo , di chiacchiera da bar di paese. Caro Giuseppe tu ti saresti dovuto fermare ai fatti per essere più efficace. Avresti dovuto scrivere soltanto di certe cose e di cose certe, lasciando quindi ad altri la certezza o l’incertezza che Marina Aldi possa essere veramente la rappresentante dei Verdi per l’Isola del Giglio. Ma questo tu forse non lo sapevi! (E a proposito di Verdi mi piace ricordarti che Verdi si scrive con la “V” maiuscola mentre tu lo hai scritto con la “v” minuscola, una inesattezza la tua che non è da Presidente della Confraternita).
E “quanto hai piagnistei cimiteriali”, vedi di non mettere  l’acca (cioè l’h) dove non va, che cosa penseranno senno’ di te quelli che leggono? E’ un errore grammaticale, grave, lo sai?  Per rigor di cronaca devo però darti anche atto che al Cimitero di Castello sei  sicuramente più presente tu di me, in quanto, come Presidente della Misericordia, devi pur seguire il problema delle luci sulle tombe, dei passaggi, della cappella e di quanto è legato all’ordine cimiteriale, e poi, come imprenditore, devi pur controllare i tuoi operai che preparano le buche, che costruiscono nuove tombe o che realizzano quant’altro vi possa essere di necessario.
Dunque, con tutto quel da fare, credimi: non andarti a impelagare in cose con cui non hai la dovuta dimestichezza, lasciale fare ad altri, continua a fare a tempo pieno quello che sai e che hai sempre fatto, ma soprattutto continua a fare bene il Presidente della Misericordia perché se non lo fai tu chi lo potrebbe fare meglio?
Del resto i Gigliesi da tempo ti hanno oramai identificato come il loro unico, storico e apprezzabile Presidente della Misericordia; forse ce ne saranno stati anche altri ma io non li conosco, “all’epoca” probabilmente “non ero neanche nata“. Non interrompere quindi questa sorta di “equilibrio “ che oramai da anni si è assestato nella mente e nel cuore dei nostri compaesani.”

Complimenti dunque in tal senso e di nuovo: “un sincero BUON LAVORO” da Marina Aldi