Leggo le osservazioni del Sig. Sandelli. Volendomi accuratamente tenere fuori da qualsiasi polemica (pur avendo le idee ben chiare nel merito!) vorrei partire proprio dai suoi ringraziamenti: Giglio News fa informazione e dà a tutti coloro che lo richiedono un po' di spazio per esprimere le loro opinioni.
Quindi, pur nel suo piccolo, fa informazione bene.
Fa informazione doppiamente bene proprio perchè ha scoperto prima di molti altri quell'uovo di colombo che tutti in questi giorni chiamano par condicio, ovvero dà a chiunque la possibilità di partecipare ad un forum come "dite la vostra" senza preclusioni che vadano oltre le normali cautele di educazione.
Alcune considerazioni sul "caso pro-loco".
Innanzitutto conosco personalmente il Sig. Walter Rossi, di cui ho potuto personalmente apprezzare "da forestiero" l'operato come presidente di quest'organismo.
Conosco anche molti di coloro che operano al Giglio: lo fanno certamente per passione,ma prima di tutto ci lavorano sodo. Tacciare di ignoranza chi, vedendosi leso nel proprio lavoro e quindi nel sostentamento, ha una comprensibile reazione di sdegno, mi appare francamente fuori luogo.
Ignorante, per definizione, è colui che non conosce un determinato problema, ma mi sembra che nel caso di specie sia un aggettivo quantomeno improprio vista la provata e grande professionalità degli operatori i quali hanno imparato benissimo a proprie spese come funzionano le cose.
La loro reazione, badiamo bene, arriva dopo diverse segnalazioni e lamentele avanzate da persone estranee alle loro attività. Frequentatori dell'Eudi e quindi appassionati subacquei che, pur non avendo in molti casi alcun interesse commerciale specifico, si sono sentite in dovere da un lato di rappresentare un problema e, dall'altro, di manifestare la loro fedeltà e la loro passione per il Giglio e l'apprezzamento per chi ci lavora Nessuno può escludere che gli interessati possano adire quanto prima, ovvero siano già ricorsi nelle opportune sedi, al fine di tutelare la loro immagine. Non vedo però dove stia la scorrettezza ovvero l'ignoranza nel tentare, anche a mezzo di uno stumento mediatico come un sito web, di rimettere un po' a posto le cose.
Di contro non è nemmeno corretto sbattere il mostro in prima pagina, e proprio qui mi sorgono alcune perplessità: tutti hanno parlato di un "malfunzionamento" nella gestione dello stand all'Eudi di Genova.
Io non c'ero e quindi non posso scendere nel merito della questione. Tuttavia meraviglia che proprio la persona indicata quale responsabile non abbia mai in alcun modo, nemmeno tramite i suoi legali, ritenuto opportuno non tanto giustificarsi, ma quantomeno rappresentare la propria versione dei fatti.
Come anzidetto non credo che ciò dipenda da una censura imposta dalla redazione, bensì da una scelta dell'interessata.
La critica dell'amico Sig. Sandelli a mio parere non è nè costruttiva nè distruttiva. Va controcorrente, ma perde di vista il problema reale. In questo caso non ci troviamo di fronte ad una delle solite baruffe chiozzotte trasportate sul Tirreno di cui spesso Giglio news si occupa. Qui sono in gioco interessi ed equilibri economici delicati anche perchè, purtroppo, non tutti quelli che vengono al Giglio ne sono profondamente innamorati come il sottoscritto.
Per molti è una destinazione come un'altra; quindi occorrerebbe particolare cautela soprattutto quando si rappresenta una realtà a vocazione prettamente turistica.
Un augurio a tutti, di vero cuore, di una proficua stagione.

Valerio Matarrelli - Rovigo