Vorrei esprimere anch'io, a nome della mia famiglia, di mia sorella Elena e dei miei genitori Demetrio e Giovanna (di Licia), il disappunto per aver perso la possibilità, abitando tutto l'anno a Genova, di poter anche solo stringere la mano quelle due-tre volte che si viene sul beato scoglio e scambiare un saluto con Don Michele, secondo me grande uomo ed amico ancor prima che grande prete, che in occasione del battesimo del nostro piccolo Alberto ha saputo infondere in noi genitori i valori più sani e genuini che ognuno di noi dovrebbe poi trasmettere (con non poche difficoltà) ai propri figli.
Grazie Don Michele perchè hai saputo sempre mescolare alla serietà, tipica del tuo ruolo, anche la tua innegabile simpatia dalla quale talvolta scaturiva la battuta più o meno forte ma che ti ha reso in maniera inconfutabile uno del popolo, ben lontano dalla storica figura del prete bacchettone e tutto casa e chiesa (mi si perdoni il gioco di parole)!
Questa, secondo me, è stata la chiave di volta che ti ha permesso di entrare a pieno titolo tra coloro che non saranno mai dimenticati proprio perchè hai fatto della "normalità" la tua arma vincente.
Mi auguro che i tuoi nuovi parrocchiani sappiano apprezzarti almeno quanto lo abbiamo fatto noi.
Ciao Don e a presto.