Caro Pietro ti faccio le mie più vive congratulazioni; avere un figlio laureato oggigiorno è quasi normale ma credo di interpretare un tuo sentimento pensandoti gratificato e commosso. Ci fosse stato il tu’ babbo ( Beppino Baffigi, detto il collocatore e suonatore di organo nella chiesa del Castello, mi ricordo quando intonava il “Tota Pulcra”, dietro all’altare, nascosto alla vista dei fedeli ), alla domanda “ hai visto o Peppì, poco intelligente il tu’ Marco, s’è laureato!” Lui da buon entusiasta qual’era avrebbe risposto: “ chi, il mi’ nipote? Siiiiii, si,si,si,si,sisi siii!!!” con la soddisfazione silenziosa di Miglianina! (la tu’ mamma).

Le mie congratulazioni vanno anche alla simpatica Eufemia, ... e ... infine a chi ha faticato più di tutti: a MARCO.

Palma Silvestri (della Barroccia)