Egr. Signori del Consorsio.
Ho ricevuto la vostra meravigliosa lettera, dove pretendete soldi dalla gente sensa sudarli.
Io questa bella lettera la chiamo con un altro nome, cioè lettera di R… lire 50.000 della vecchia moneta.
Per prendere soldi dalla gente si inventa di tutto.
All’isola del Giglio fin da quando esiste, non è stato mai tagliato un rovo, nella pulizia delle valli, ne dal Comune, e ne da nissun altro Ente. Solo i contadini tenevano le valle pulite quando l’isola era lavorata.
Mi domando io con quale faccia si chiede soldi alla gente, Rapinarli in questa maniera.
Io non posso pagare questi soldi.
Primo perché non li hò, Io sono un uomo di 80 Anni, e sono quasi infermo, riesco ad andare al Gabinetto co due stampelle, e sensa di quelle non ci riesco.
Vivo con la Pensione di lire 1.000.000 delle vecchie lire, Grazie al Governo Berlusconi, perché altrimenti sarebbero ancora a lire 700.000.
Ebbene con questi soldi devo pagare:
1. Luce; 2. Gas; 3. Telefono; 4. Acqua; 5. Nettezza Urbana; 6. ICI; 7. Canone TV.
Cosa mi resta?
Lascio decide a voi.
Nel sud quando chiedono il Pizzo, li chiamano Mafie, Come si dovrebbe chiamare codesto sistema!
Per tanto rimando indietro i Bollettini perché non posso pagarli.
Anzi se potessite aiutarmi a poter vivere qualche anno che ancora mi resta, mandandomi qualche spicciolo, ve ne sarei grato.
Grazie.

Bancalà Mario
Isola del Giglio