dal Tirreno del 19/11/2006

PIANTE E ANIMALI PER RIDARE VITA DOPO I ROGHI.

GROSSETO.Aree percorse da incendio:recupero e valorizzazzione" è il tema del convegno che si svolgerà a Scansano, al Teatro Castagnoli, martedì.
E' organizzato dalla provincia in collaborazione col Comune.
E' uno dei seminari sulla prevenzione e riabilitazione dei terreni dopo gli incendi, che si svolgeranno in Toscana.
Gli altri appuntamenti sono il 20 novembre, a Livorno, sul tema " I Centri operativi", il 22 a Grosseto, con una serie di visite guidate del territorio, il 23 e 24 novembre a Firenze.
Questi incontri sono promossi dalla Regione, in collaborazione con le province di Grosseto e Livorno, nell'ambito del progetto comunitario Interreg III C. Ocr incendi
L'Ocr incendi è un'operazione quadro regionale che coinvolge 10 Regioni di 5 Paesi europei ( Francia, Grecia, Italia, Portogallo, Spagna) e una Regione del Marocco, nella cooperazione internazionale per la lotta agli incendi, in termini di prevenzione e contenimento dei rischi, sensibilizzazione dei cittadini, formazione del personale e del volontariato, recupero del patrimonio ambientale distrutto, e sperimentazione delle politiche integrate, a difesa dello spazio "Euro-Mediterraneo".
Il progetto nasce nel 2005, a seguito degli ingenti danni provocati in Europa, dagli incendi, del 2003 e del 2004, e si sviluppa attraverso 74 sottoprogetti, ai quali sono destinati quasi 4 milioni di euro.
Per l'Italia parteciperanno all'Ocr Incendi, la regione Toscana insieme alle province di Grosseto e Livorno, e la provincia di Nuoro.
La provincia di Grosseto in particolare, in collaborazione con il comune di Scansano, sviluppa la tematica "Recupero dei terreni incendiati", attraverso il sottoprogetto pilota, denominato Tresubbie, una delle zone di maggior pregio ambientale, riconosciuta come sito di interesse regionale, e devastata, per circa 700 ettari, da un terribile incendio che divampò il 9 luglio del 2004.
Nel corso del convegno, che si terrà a Scansano, il sottoprogetto verrà illustrato in tutte le sue componenti, che sono il ripristino delle condizioni ambientali precedenti l'incendio, la reintroduzione delle specie di flora e fauna danneggiate, la ricostruzione delle biodiversità del sito, la creazione di piccole zone umide, l'introduzioen di elementi in microfauna locale ( per esempio anfibi, rettili e crostacei) e l'introduzione di sistemi innovativi di biofertilizzazione.
Il sottoprogetto prevede inoltre la costruzione di una serra e di un laboratorio per la produzione di piante micorizzate che dovrà essere gestito dall'Istituto Agrario di Grosseto.

se oggi, continua la discussione sul progetto di riforestazione presentato per l'Isola del Giglio, è soltanto perchè altri piccoli comuni si sono fatti portatori di questa idea e riusciranno a realizzarla.
Questa guerra, perchè questo è il giusto vocabolo, iniziata più per motivi personali che scientifici, la dimostrazione in una frase " non è AUTOCTONA" stà coinvolgendo figure notoriamente preparate a livello scientifico, le quali stanno difendendo non un'idea ma una persona.
Se pensiamo al costo irrisorio, paragonandolo ai contributi che sono stati messi a disposizione, proprio questi studiosi avrebbero potuto trovare sull'isola la possibilità di sperimentare e migliorare il  progetto, verificando sul posto e in un'area più ristretta, perciò più facilmente controllabile, le possibilità di futuri sviluppi per altri siti.
Certo c'è da domandarsi se nei vari Comuni della Regione  dove verranno portati avanti i progetti e i sottoprogetti, ci sarà nella dicitura del bando d'assegnazione, il punto nel quale, solo i nativi da almeno 3 generazioni potranno parteciparvi.

Franca Melis