Prima di entrare nell’argomento relativo all’Assistenza Sanitaria, a noi isolani molto prezioso, vorrei spiegare il mio punto di vista su ciò che è accaduto qualche giorno fa in merito all’intervento dell’ambulanza guidata da un volontario. Sono convinto che si è trattato di un riparabile errore di organizzazione. Quella mattina doveva essere trasportata a Pisa una signora per accertamenti clinici. In termini tecnici l’intervento dell’ambulanza si chiama trasferimento ordinario. Non sussistendo le condizioni di  emergenza/urgenza, in mancanza del sostituto autista temporaneamente in ferie all’estero, il buon senso consigliava il coinvolgimento del benemerito volontario (generalmente non professionista e non all’altezza di gestire le complesse macchine interne all’ambulanza nonché non abilitato a gestire situazioni estreme) ed eventualmente  lasciare sull’isola l’autista di ruolo. Ripeto, si tratta solo di cattiva organizzazione perché la stessa situazione poteva accadere se l’operatore dell’ambulanza fosse intervenuto per una Emergenza/Urgenza. Ma non ritengo grave ciò che è successo.

Veniamo alla polemica di questi giorni.  Ho voluto riflettere attentamente prima di intervenire su un tema così delicato come la sanità gigliese ma, a prescindere dal mio parere, da subito,
ho sentito il bisogno di esprimere un affettuoso (non emozionale badate bene) senso di solidarietà e gratitudine agli amici professionisti della Guardia Medica  a riscontro delle inconcepibili ed irriverenti parole rivolte dal Primo Cittadino nei confronti di un servizio storico e essenziale.

Forse non tutti sanno che la Guardia Medica è stata istituita per riparare alla discontinuità del servizio medico di base e sostituisce il medico di famiglia nei momenti della settimana quando il medico non è disponibile per il giusto riposo. Il servizio è disponibile, ad esempio, per ricevere la visita di un medico generico quando non è in servizio il proprio medico di famiglia. Questo servizio, di primaria importanza, viene quindi considerato una particolare continuità dell’opera del medico di base. Nella nostra piccola comunità circondata dal mare ciò ha rappresentato e rappresenta ancora un servizio essenziale, opportuno ed economicamente giustificato!.

Non si possono mettere a confronto due servizi primari come il 118 e la Guardia Medica. Non sono due servizi ridondanti. Sono alternativi. Il primo deve gestire l’Emergenza/Urgenza, l’altro deve supplire alla discontinuità assistenziale. Il 118 interviene solo nei casi di emergenza/urgenza e non può quindi fare visite e tanto meno prescrivere ricette per medicinali urgenti. Per fare un esempio, se durante la notte viene chiamato il 118 e viene richiesto l’intervento per un semplice caso di sintomo febbrile la centrale invia la Guardia Medica.

Ma l’istituzione del P.E.T. (Punti di Emergenza Territoriale), come annuncia il Sindaco in un intervento di qualche giorno fa, è tutt’altra cosa. Voi pensate veramente che la Regione Toscana, con le drastiche riduzioni sulla spesa sanitaria e con i tagli ai cosiddetti “rami secchi”, ritenga opportuno ed economico istituire un PET al Giglio?  Pura utopia, cari lettori. 

Che dire delle dichiarazioni del Sindaco a proposito della Guardia Medica: onerosa  e  poco utile!?. 

Per piacere, Sindaco, i gigliesi hanno bisogno di assistenza sanitaria non di facili illusioni!

Cordialità a tutti.
Sergio Ortelli