L’argomento era troppo interessante per fronteggiarlo con una semplice interrogazione.  Mi ero ripromesso di tornarci sopra per approfondirlo e per fare il punto della situazione.

Trovo singolare la risposta fornita dal Sindaco Brothel (cnfr. “Parcheggi a pagamento: il Sindaco risponde” del 17 gennaio 2007) soprattutto a riguardo della “chiacchiera di paese” che riferiva di una presunta “speculazione” che la vecchia amministrazione avrebbe perpetrato (i parcheggi pubblici non sono “speculativi” ma nella vera accezione del termine sono “utili”). Si diceva infatti, a quel tempo, che fosse proprio Brothel, per fare compagna elettorale, ad insinuare tra la gente questa piccola quanto birichina maldicenza.  Il progetto era troppo importante per dequalificarlo in un semplice pettegolezzo.  Brothel parla sempre con un linguaggio vecchio e diffidente tipico di un periodo che l’ha visto funzionario della Segreteria comunale. Nessun problema. Sono conscio, ahimé, che in politica l’ipocrisia regna sovrana.  Per quanto mi riguarda sono abituato ad attenermi ai fatti.

In generale, nell’epoca moderna, i parcheggi comunali non si realizzano con fondi pubblici, che sono invece destinati ad altri obiettivi, ma con forme di finanziamento alternative che provengono dal privato. Affermare che il Ministero ha liquidato il progetto con la frase “troppa spesa, poca resa”, è troppo riduttivo.   Il progetto non andava presentato al Ministero. Tempo perso. Significa non avere chiaro come funziona il sistema delle opere pubbliche. La forma degli investimenti applicati ai parcheggi pubblici non l’ho inventata io. E’ sufficiente osservare il modus operandi di altri comuni e quali risorse finanziarie hanno utilizzato per realizzare tali opere. Non usiamo paroloni tipo joint venture, “imposta di scopo”, mutui o altro.  Ritengo opportuno e semplice ragionare su una soluzione di elementare attuazione di cui sono disponibile a trattare in un Consiglio Comunale aperto al pubblico.  Ma se manca la volontà politica, non avremo i parcheggi, e quindi non supereremo un altro scoglio epocale costituito dalle resistenze ataviche presenti della comunità.

Per quanto riguarda i progetti giacenti presso l’amministrazione vorrei ricordare a tutti che essi sono oramai VARIANTE URBANISTICA  e pubblicati in via definitiva sul BURT della Regione Toscana (
visualizza BURT). E’ stata superata una fase propedeutica molto difficile. 

Per il mio modo di vedere e per il mio pragmatismo i parcheggi sarebbero già stati realizzati.  Per fare un esempio prendo spunto dai 200 posti auto previsti per Giglio Castello.  Il modello di esecuzione viene sintetizzato schematicamente di seguito:

1. Modulo parcheggi a destinazione libera e fruibile da parte di tutti gli utenti (50 posti)
2. Modulo parcheggi a destinazione a pagamento gestito con criteri specifici (50 posti)
3. Modulo parcheggi con destinazione Residenti o proprietari di casa nel Castello (50 posti)
4. Modulo parcheggi da alienare o privatizzare per finanziare l’opera complessiva ed opere adiacenti (50 posti).

Il sistema a regime prevede 50 posti auto privati e 150 a destinazione pubblica. Una soluzione dello stesso tipo, ma con diversa articolazione, potrebbe essere applicata anche per Giglio Porto. 

Provate a pensare a come si può arrivare ad una soluzione di questo tipo!

Mi piacerebbe aprire un dibattito, anche con persone estranee all’Amministrazione.

Un saluto.    Sergio Ortelli