Tutto è iniziato dalle dichiarazioni del Ministro dell'Ambiente, in un'intervista rilasciata recentemente, riguardo la necessaria e prossima istituzione di un'Area Marina Protetta comprendente la totalità delle isole dell'Arcipelago Toscano.
Nei giorni seguenti è poi arrivata una sorta di conferma, più o meno velata, di quelle intenzioni da parte del Presidente dello stesso Parco dell'Arcipelago.
Le popolazioni isolane hanno sussultato e promettono di ridar fuoco ad una battaglia vecchia di un decennio ma probabilmente mai del tutto sopita.
All'Isola del Giglio però i cittadini non sono stati a guardare. Subito sono apparsi alcuni interventi sulla nostra Rubrica "Dite la Vostra" seguiti dopo pochi giorni da una richiesta di Consiglio Comunale straordinario che il Sindaco ha promesso di convocare al più presto.
Ieri abbiamo appreso infine dell'avvio di una petizione diretta al Sindaco in cui i cittadini dichiarano e motivano la loro contrarietà all'istituzione dell'Area Marina Protetta.
Vi proponiamo di seguito il testo della raccolta di firme promettendo di seguire con attenzione la vicenda e tenervi aggiornati sui futuri ed interessanti sviluppi.

Al Signor Sindaco del COMUNE Di Isola del Giglio

I sottoscritti abitanti e abituali frequentatori di Isola del Giglio,
premesso che

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La popolazione di Isola del Giglio, ha sempre goduto, spostandosi liberamente sia via terra che con mezzi nautici, delle coste e del mare che circonda l’Isola riservando comunque il massimo rispetto per l’ecosistema isolano e marino secondo consolidate tradizioni e usanze che risalgono al passato più remoto.

* Da decenni ormai, dalla chiusura della miniera dei primi anni sessanta, l’economia dell’Isola ed il conseguente benessere di cui ha beneficiato tutta la popolazione, si è basato, direttamente o attraverso l’indotto, su un turismo di famiglie e di piccola nautica che ha sempre utilizzato tutto il perimetro di costa. Appare pertanto difficile immaginare una drastica riduzione degli spazi disponibili, conseguenza immediata e inevitabile di un’area marina protetta, senza pesanti penalizzazioni per la fruibilità turistica e quindi per l’economia gigliese.

* Gli esempi, ormai squallidamente sperimentati sin dal 1989, su Giannutri, Capraia e Montecristo, dimostrano come, ad una pesante riduzione o addirittura alla totale inaccessibilità delle località interessate, non corrisponda un miglioramento delle condizioni ambientali bensì tutte le deleterie conseguenze legate all’abbandono del territorio e del mare che le interdizioni inevitabilmente generano.

* Il Ministro Pecoraro Scanio che, con riferimento alla base americana di Vicenza , ha dichiarato di voler rispettare la volontà della cittadinanza, è tenuto, per quel minimo di coerenza che dovrebbe contraddistinguere i rappresentanti eletti dal popolo, a rispettare anche il volere dei cittadini gigliesi.

* Il Presidente del Parco, Mario Tozzi,ha recentemente sostenuto, in occasione dell’insediamento del nuovo Consiglio direttivo dell’Ente Parco, che le popolazioni che non vorranno inserire le loro coste e il mare adiacente nell’area marina protetta potranno liberamente rimanerne escluse.

e profondamente convinti che l’istituzione di un’Area Marina Protetta comporterebbe, per le motivazioni sopra esposte, lo stravolgimento e la penalizzazione  delle tradizioni, dell’economia  e del turismo dell’Isola del Giglio,

CHIEDONO AL SIGNOR SINDACO

di farsi interprete, presso le opportune sedi , di questa volontà della cittadinanza, peraltro testimoniata da un decennio di lotta, al fine di mantenere l’Isola ed il suo mare  liberi da vincoli e penalizzazioni  e pertanto di non accettare l’Area Marina Protetta.