Siamo felici di annunciare ancora una volta la veloce risoluzione della bruttura segnalata con l'articolo del 3 Marzo.
Il giorno successivo alla pubblicazione, l'artigiano che ha eseguito i lavori in una casa adiacente la zona, ci ha scritto prendendosi la responsabilità della presenza di quei resti di deposito oltre il necessario, a causa di un guasto del mezzo che avrebbe dovuto consentirne il trasporto in discarica. Ci ha altresì annunciato che il giorno successivo si sarebbe adoperato per rimuoverli, così come da tempo preventivato. La promessa è stata mantenuta e per questo lo ringraziamo.
Nei giorni successivi poi, ai problemi da noi segnalati, era stato aggiunta la richiesta di rimozione di un'auto in evidente stato di abbandono parcheggiata proprio fuori il cancello del cimitero. Di questo abbiamo informato la Polizia Municipale che, già a conoscenza della vicenda, sta cercando di rintracciare il proprietario.
Lo scafo in vetroresina segnalatoci risulta invece non essere, così come ci ha informato la proprietaria, in stato di abbandono ma solo "parcheggiato" in un appezzamento di terreno privato; per questo ci scusiamo.
Il fatto che una bruttura o un qualcosa di antiestetico si trovi su terreno pubblico o privato crediamo non debba influire sulla libertà di segnalazione da parte del cittadino: del resto anche i regolamenti condominiali che disciplinano l'uso di infissi, colorazioni di pareti, installazione di antenne paraboliche ed addirittura la"stesa" dei panni, vengono stabiliti proprio per evitare che interventi in ambito privato possano risultare antiestetici e poco consoni con l'ambiente che li circonda.
La nostra rubrica continuerà, ogni volta che perverranno segnalazioni, a proporle ai lettori con l'intento di risolverle a prescindere da chi sia la responsabilità di quanto segnalato.

Mentre possiamo dunque definire RISOLTO anche questo "problema", ricordiamo che è ancora in attesa di risoluzione il CAPITOLO 2 e speriamo che la soluzione giunga prima dell'arrivo della stagione turistica.