Cari Genitori Gigliesi,
sono a scrivere non per creare inutili allarmismi ma solo con l’intento di far riflettere e, ove necessario, intervenire. Tutti i giorni il telegiornale ci prospetta delle realtà che a noi sembrano lontanissime dal nostro mondo: ragazzi portatori di handicap picchiati a scuola, ragazzi che offrono droga ai professori e molto altro ancora. Quante volte ognuno di noi, indignato per queste notizie, ha espresso la propria contrariata opinione? Sicuramente molte.

Sappiate, genitori, che fatti ugualmente gravi accadono anche nella nostra piccola Isola, alcuni ragazzi dai 10 ai 15 anni fumano, si fanno le canne, bevono alcolici ed il bullismo e la delinquenza sono diventati purtroppo dei fenomeni all’ordine del giorno. E’ molto più facile mettere la testa sotto la sabbia, sdrammatizzare e fare finta di niente,
ma crearsi l’illusione che i propri figli siano “angeli”, forse ci fa stare meglio ma non serve proprio a nessuno.

Pestaggi, omertà, vere e proprie violenze psicologiche sono fatti che si stanno propagando a macchia d’olio e tali manifestazioni non rispecchiano altro che una lacuna all’interno delle famiglie. Se non riusciamo a tenere a freno i nostri figli (riferendomi a ragazzi dai 9 ai 15 anni) adesso che si può ancora fare qualcosa, ben presto ci ritroveremo davanti delle persone adulte senza un briciolo di integrità morale e di umanità.. E POI DI CHI SARA’LA COLPA?

Dobbiamo capire che il ragazzo violento che picchia il più debole non manifesta altro che il suo profondo disagio, la sua insicurezza, la sua paura e va aiutato con tutti i mezzi possibili, ma dall’altro lato della medaglia, non è neanche ammissibile che un genitore che si impegna al massimo a far crescere il proprio figlio (che ha la sola colpa di essere più debole) sereno e tranquillo, se lo veda rovinare davanti agli occhi da dei ragazzi prepotenti e violenti; è scientificamente provato che nell’adolescente che viene malmenato e schernito dagli altri si inneschi un meccanismo di emarginazione, di introversione e di umiliazione e che questo rischia poi di cambiare o quanto meno di compromettere per sempre la sua personalità e il suo modo di relazionare con gli altri.

Il nostro è un piccolo paese e tutti noi dovremmo fare del nostro meglio per far si che questa situazione cambi prima possibile.

Troppo facilmente diamo ragione ai figli senza far luce sugli avvenimenti accaduti e senza neanche farci venire il beneficio del dubbio che forse i nostri “cuccioli” potrebbero anche avere torto, bisogna ricordarsi che lasciar liberi i nostri figli e non impartire loro delle regole non vuol dire voler loro più bene, ma l’esatto contrario. Sottovalutare sempre le “marachelle”, tanto per usare un eufemismo, spesso stimola i ragazzi a comportarsi ancora peggio.

CI VUOLE PIU’CONTROLLO A CASA, FUORI  E ANCHE A SCUOLA.

Assumiamoci le nostre responsabilità, i figli li abbiamo fatti per farli diventare persone giuste e responsabili e non dei delinquenti.

Faccio quindi un appello a cuore aperto a tutti quei genitori che come me hanno figli adolescenti e desiderano il meglio per loro, diamo amore e fiducia ai nostri figli ma non dimentichiamoci di controllarli sempre in ogni luogo, perché per “un niente” si potrebbero rovinare o ancor peggio rovinare qualcun altro.

A nessuno piace sentirsi dire che i propri figli non sono dei “santi”, questa realtà è scomoda per tutti, ma ormai è l’ora che si aprano gli occhi.

Spero vivamente che i genitori che leggeranno questo testo riflettano e che non pensino anche stavolta: “sicuramente non sta parlando di mio figlio….”

Se amate i vostri figli “occhi aperti”.

Un genitore