CONFRATERNITA DI MISERICORDIA DI ISOLA DEL GIGLIO

Una riflessione a mente fredda sulla disgrazia accaduta alla Famiglia Cappetti  sugli scogli del Campeggio Baia del Sole.
Purtroppo è andata a finire come tutti sappiamo a volte anche la più perfetta organizzazione nulla può fare contro un destino infame, oggi che tutto è finito e rimane in noi solo tristezza mi sento orgoglioso di essere Presidente della Confraternita ma soprattutto Gigliese e per gigliese intendo dire tutte quelle persone che ci abitano e che lo amano, e sono convinto che  come me  tanti altri specialmente che, per caso o per dovere siano stati coinvolti in questa tragegia familiare accaduta nelle acque di Giglio Campese, ogni giorno le notizie dei vari telegiornali ci inondano di cose che non funzionano, in campo sanitario poi si parla il più delle volte solo di malasanità, ebbene all’Isola del Giglio in questo caso e non solo in questo caso si è dimostrato che le cose in questa nazione si possono far funzionare, per il ruolo che ricopro ho seguito passo per passo tutta la vicenda e posso garantire che si è rasentato la perfezione, tutto ha funzionato fino all’ultimo atto burocratico quando oggi la capitaneria di Porto ha messo a disposizione  uomini e mezzi per portare l’atto autorizzativo del Comune di Isola del Giglio necessario per il trasporto della salma da Grosseto al cimitero di Firenze, un plauso a tutte quelle persone che hanno reso questo possibile, dando l’esempio di uno stato civile, moderno al servizio del cittadino, per tutto questo va un grazie di cuore ai medici del 118 che con il loro impegno hanno salvato il piccolo Pietro, alla Capitaneria di Porto, ai Carabinieri, Vigli Urbani, volontari delle Misericordia, Protezione Civile, privati cittadini tutte queste istituzioni rappresentate da uomimi meravigliosi, hanno reso un grande omaggio al paese. Una nota dolente chissà se il posizionamento a mare di Boe galleggianti avrebbe evitato tutto questo.

Giuseppe Modesti