COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO
PROVINCIA DI  GROSSETO

Non sono pochi i turisti che restano meravigliati dal borgo antico di Giglio Castello, sia per la dislocazione, la struttura urbanistica, i caratteri degli edifici molto antichi e contemporaneamente  viene notata la scarsa attenzione, non tanto della Amministrazione Pubblica, ma proprio dei proprietari (non tutti per la verità) che non si curano più di tanto delle sorti delle loro proprietà e soprattutto della poca cultura (loro e dei loro tecnici), quando se ne occupano.

Tuttavia devo dire che, effettivamente, negli ultimi tempi c’è più consapevolezza per la principale ricchezza architettonica di Giglio Castello che è poi il suo stesso borgo. Dopo la prima meraviglia dei visitatori nel trovare, in mezzo al mare, in una piccola isola, un vero e proprio borgo medievale tipico più dell’entroterra toscano che dei paesi insulari mediterranei, ci si accorge che le sorprese non finiscono mai e il fascino dei suoi vicoli e delle sue piazzette o delle sue case ha qualcosa di unico.

Occorre anche dare atto che, in qualche misura, anche i proprietari di fabbricati a Castello incominciano a rendersene conto, anche se nel passato, spesso, sono stati effettuati lavori ai fabbricati che non sono affatto in linea con l’ambiente, in quanto alcuni fabbricati sono stati recuperati con poco interesse e molto pressappochismo.

Mi riferisco, in particolare, agli intonaci a cemento che non si usano più nemmeno nelle case nuove ... ovvero - come segnalato - colorazioni di facciate che mal si inseriscono nell’ambiente del borgo.  Si deve anche riconoscere, tuttavia, che ci sono stati interventi rispettosi della propria storia e dei materiali naturali.

Tuttavia, come si fa rilevare nella domanda “molti degli abitanti del Castello lamentarsi e scuotere la testa davanti a questa che a loro pare una sorta di violenza” è un segno di interesse e di rispetto per l’intera architettura di Castello, quindi un segno positivo.

Vorrei aggiungere poi che la nostra intenzione, che poi coincide con quella di molti turisti, ma anche di molti residenti è quella di inventarsi, un marketing per il Castello che ha i numeri per costituire il vero punto di forza dell'Isola per tutto l'anno. Il che vorrebbe dire ripristinare i valori della memoria, la bellezza del borgo, la tradizione del vino e delle cantine, ma soprattutto la valorizzazione dei valori architettonici degli edifici a partire da quelli della Rocca che potrebbe ospitare un bel museo del territorio e perchè no anche delle attività artistiche con forte prevalenza di frequentatori giovani.

Questo è un progetto che trova consenso generale, anche se l’attuazione è di una certa complessità  dati gli alti costi per il completamento dei lavori.

Per intanto si è finalmente costituita una cooperativa agricola che è finalizzata alla produzione vinicola di qualità e, successivamente, alla produzione di olio extravergine di qualità.

Una iniziativa importante che l’Amministrazione Comunale ha fortemente sostenuto e che già nel primo anno ha prodotto vino ansonaco di ottima qualità.

Altro elemento di novità è stata l’apertura al pubblico della Rocca Pisana, dopo anni di totale chiusura (e di abbandono), dopo che il Comune ne ha chiesto l’uso, sia pure temporaneamente e, nella quale sono in corso di svolgimento manifestazioni ed eventi culturali che attraggono un bel numero di persone, superiore alle più rosee previsioni, con la possibilità di ammirare le opere esposte ma anche il complesso monumentale dall’interno, con la visita delle sale aperte e i panorami mozzafiato che si possono ammirare dall’alto.

Al tempo stesso stiamo spingendo il Ministero dei Beni Culturali (la Rocca Pisana è in parte proprietà privata ed in parte di proprietà dello Stato) per la definitiva sistemazione della parte pubblica, mentre per il privato il Comune è interessato ad un eventuale acquisto, per poi dare adeguata sistemazione all’intero complesso.

IL SINDACO
ATTILIO BROTHEL