Il Consiglio Direttivo del Parco il 10 ottobre ha disposto l’approvazione del “Piano per l’eradicazione del muflone nell’area protetta all’Isola del Giglio”. Già negli anni ’90 era stata segnalata dal Corpo Forestale dello Stato la presenza di una popolazione di mufloni, probabilmente originata da individui fuoriusciti da un allevamento privato a scopo di ripopolamento.

Sono servite a poco le sollecitazioni che il Parco Nazionale ha inviato ai proprietari dell’allevamento e alla Provincia di Grosseto per affrontare tempestivamente il problema. In tal modo gli animali si sono dispersi sul territorio e non avendo competitori, ne’ predatori  hanno potuto riprodursi. Le frequenti segnalazioni di danni hanno quindi indotto l’amministrazione comunale del Giglio a sollecitare gli enti competenti per assumere iniziative finalizzate a limitare le interferenze negative della presenza del muflone che danneggia le colture agricole. Un primo censimento realizzato nel giugno 2007 ha segnalato un minimo di 30 mufloni, ma la presenza effettiva potrebbe essere molto più consistente poiché l’accertamento è difficoltoso.

Oggi si ritiene opportuno procedere all’eliminazione del muflone in quanto specie alloctona potenzialmente dannosa per le biocenosi naturali. E’ stato richiesto al Ministero dell’Ambiente l’autorizzazione a procedere con urgenza agli interventi di abbattimento al fine di poter agire prima della prossima stagione riproduttiva, contestualmente è stato inviato il Piano all’Istituto Nazionale della Fauna Selvatica per il necessario parere di competenza. Acquisiti i previsti pareri, il Parco inizierà le attività previste dal Piano.