Si è svolta a Porto S. Stefano un’assemblea di categorie e associazioni che si è definita “Protezione dell’Ambiente e Difesa dell’Economia del Mare” con l’obiettivo di esaminare le problematiche sorte con le annunciate nuove regole del parco marino dell’Isola di Giannutri e la proposta di “Area Marina Protetta” dell’Isola del Giglio.
Evidentemente dopo la riunione del 1º dicembre quando sono stati illustrati i limiti che si intendono porre al turismo nelle isole di Giannutri e Giglio dal presidente dell’Ente Parco Arcipelago Toscano, Tozzi, e dal sindaco del Giglio, tutti gli operatori del settore del turismo nautico o in qualche modo legati ad esso, hanno sentito la necessità di riunirsi per valutare le conseguenze di tale nuova situazione che va ad incidere anche sul tessuto economico della Costa d’Argento e influisce sulla intera collettività che trova nel mare la principale fonte di sostentamento.
Gli intervenuti sono stati del parere che il confronto debba attuarsi in termini positivi, senza contrapposizioni preconcette, ma con la volontà di stabilire precise regole di fruibilità di un ambiente che, come bene primario pubblico, deve essere salvaguardato.
E’ affiorata anche la necessità di affrontare la problematica sotto l’aspetto della tutela degli interessi collettivi diffusi e radicati ed in questa prospettiva creare un coordinamento di tutte le categorie economiche, delle associazioni e di tutti i portatori di interesse per affrontare nelle giuste forme e sedi istituzionali la spinosa questione.
Tutti gli intervenuti hanno condiviso la preoccupazione dei diportisti per le notizie portate dal presidente Tozzi, in quanto intorno al turismo nautico ruota un vastissimo indotto. Inoltre i presenti non hanno ravveduto la necessità dell’applicazione di nuove stringenti regole di fruizione di un bene collettivo quale il mare, che i diportisti stessi vogliono difendere e preservare. Per quanto riguarda la pesca è stato rappresentato che questa attività è già fortemente penalizzata da regole e restrizioni molto severe e pertanto di tutto ha bisogno fuorché di nuovi impedimenti.
L’assemblea ha ritenuto sia necessario formare un comitato di coordinamento tra tutti i portatori di interessi sulla problematica delle nuove regole, che verifichi le attuali situazioni, faccia uno studio sulla materia ed elabori documenti e proposte da presentare nelle sedi istituzionali e per prima cosa che prenda contatto con il commissario prefettizio del Comune di Monte Argentario per poi proseguire con l’amministrazione provinciale e con la Regione. A comporre questo comitato sono stati chiamati all’unanimità Roberto Giuriati, Maurizio De Pirro, Moreno Soldi, Paolo Loffredo, Fabrizio Palombo.

Renzo Wongher