“Grande soddisfazione per l’approvazione della mozione che ho proposto al Consiglio Regionale". Mario Lupi, capogruppo dei Verdi per l’Unione in Regione Toscana, si gode il successo di un documento che è una sorta di manifesto programmatico per l'arcipelago, in undici obiettivi: “Isola No Oil”, “Isola No Plastic”, “Isola No Rifiuti”, “Isola ad acqua autosufficiente”, “Isola Logistica Avanzata”, Isola con Trasporti pubblici a Impatto Zero”, “Isola con Infrastrutture leggere”, “Isola sicura”, “Isola Amica dei cetacei”, “Isola con area marina protetta”, “Isola recuperata”.

Un programma che la stessa Sinistra Arcobaleno locale aveva accolto con qualche imbarazzo. I dirigenti locali del Pd lo avevano apertamente criticato, sia nel merito che nel metodo, ma il loro stesso gruppo l'ha poi approvato in Consiglio regionale. E anche il centrodestra si è astenuto. "Sono undici proposte - sostiene il verde Lupi - per dire sì allo sviluppo sostenibile di tutto l’Arcipelago con uno strumento istituzionale che possa rappresentare un momento di programmazione di un modello diverso per territori complessi e unici come quelli insulari toscani. E’ stata in questo modo approvata una piattaforma politica che la Giunta regionale dovrà valutare ed elaborare, insieme a ente Parco, Comunità Montana e Comuni; un progetto complessivo di sostenibilità e sviluppo di qualità per l’Arcipelago toscano, che dovrà proporre al Governo, che ha utilizzato e ancora utilizza parte dell’Arcipelago per servizi di rilevanza nazionale, di farsi carico delle problematiche delle isole e aiutare a risolvere quei problemi che ci troviamo ancora davanti come rifiuti, trasporti, logistica, aree marine, ecc". "Nel futuro – ha concluso Lupi – l’Arcipelago deve diventare un elemento centrale in un quadro europeo e internazionale per la sua tipicità e posizione geografica: è al centro e non ai margini della nostra regione.”

Questo è il testo della mozione (n. 512 del 25.10.2007):

Al Presidente del Consiglio Regionale della Toscana

OGGETTO: MOZIONE
Sostenibilità e Sviluppo di qualità per l’Arcipelago Toscano

Il Consiglio Regionale della Toscana

Premesso che:
- L’Arcipelago Toscano, per le proprie caratteristiche, può diventare lo straordinario laboratorio di uno sviluppo basato sulla valorizzazione ambientale e delle tradizioni locali;
- In esso oltre ai dieci Comuni, sono presenti Enti quali il Parco Nazionale e la Comunità Montana, con competenze diverse e integrate per quanto riguarda la salvaguarda ambientale e del territorio;
- Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, istituito con D.P.R. 22/7/96 (che copre circa il 50% del territorio) comprende sette isole, uniche per clima, flora, fauna, storia e leggenda: Giglio, Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri, Gorgona ed Elba;
- l’area del Parco comprende circa 18.000 ettari a terra, con interessanti siti geologici e naturalistici, e 60.000 ettari di mare, popolato da numerose specie altrove ormai rare, e compreso nel perimetro del Santuario Internazionale per la tutela dei mammiferi marini denominato “Pelagos”;
- le attività economiche presenti sulle isole rappresentano una voce importante nell’economia toscana;

Ricordato che:
il Pit definisce il “patrimonio costiero, insulare e marino” un fattore essenziale della qualità del territorio toscano e del suo paesaggio ambientale e sociale e sottolinea come nell’Arcipelago Toscano:
- il settore turistico nel tempo ha abbassato i suoi livelli di qualità e si sono verificati fenomeni di aggressione ai fini turistici delle pendici collinari e dei promontori sul mare, soprattutto con edilizia sparsa, trasformazioni di ruderi ed annessi, con scadente qualità;
- vi è un degrado del patrimonio-storico-architettonico, dei manufatti legati alla lavorazione dei prodotti ittici e delle strutture legate alla nautica e alle ex-fonderie;
- nonostante il ruolo attivo della Comunità Montana dell’Arcipelago Toscano, competente per la forestazione e l’antincendio, vi è un insufficiente presidio delle vaste aree boschive con consistenti fenomeni di abbandono;
- che i “punti di forza” per lo sviluppo sono altresì il recupero del patrimonio architettonico e di archeologia industriale ai fini turistici e museali, il recupero parziale dei manufatti produttivi minori per la residenza stanziale, il turismo rurale ed agrituristico, il turismo naturalistico- escursionistico e storico-archeologico;

Considerato che:
il PRS 2006-2010, al capitolo “2.7 - La sfida dell’ambiente: le risorse, i rifiuti, l’energia pulita”, ricorda come “la sostenibilità ambientale e territoriale dello sviluppo è fondamentale” e “le risorse ambientali vanno conservate, valorizzate e gestite sul territorio e con oculatezza”.

Ritenuto che:
per l’Insularità si possono applicare modelli di sostenibilità dello sviluppo e di qualità del vivere per gli abitanti, avviando alcune buone pratiche che, oltre ad avere un ritorno immediato per la comunità residente, possono rappresentare un modello positivo da esportare.

Valutato inoltre che:
nello stesso P.R.A.A. si individua l’Arcipelago Toscano quale area di intervento prioritario.

Impegna la Giunta:

1) A Valutare ed elaborare, nel rispetto delle linee guida di tutte le Istituzioni coinvolte, in primis di quelle locali, un progetto complessivo di sostenibilità e sviluppo di qualità per l’Arcipelago Toscano, con azioni, da prevedere per una o più delle sette isole che lo compongono (Capraia, Giglio, Gorgona, Pianosa, Giannutri, Montecristo, Elba), volte a raggiungere i seguenti obiettivi:

a) “Isola No Oil”, con utilizzo di energie alternative e nuove tecnologie: ciò a partire dai dati elaborati da Agenda 21 Locale nel 2006, coordinata dalla Comunità Montana dell’Arcipelago Toscano, e dall’avvio del Piano Energetico Unitario, commissionato dallo stesso Ente comprensoriale all’Agenzia Energetica della Provincia di Livorno;
b) “Isola No Plastic”, con utilizzo di materiali biodegradabili e sistemi diversi d’imballaggio;
c) “Isola No Rifiuti”, con raccolta differenziata e selezionata spinta, con l’applicazione di tecnologie avanzate per l’utilizzo delle biomasse per la produzione energetica ed il recupero di biogas/ idrogeno e compost per agricoltura locale;
d) “Isola ad H2O Autosufficiente”, con recupero delle acque piovane e delle vecchie sorgenti e sistemi, già sperimentati con buoni risultati e grandi risparmi, di dissalazione dell’acqua marina;
e) “Isola a Logistica Avanzata”, favorendo un sistema di logistica, di concerto con le Autorità Portuali, le compagnie di navigazione ed i Comuni di Livorno, Piombino e Porto S.Stefano, al fine di avere insieme un traffico merci e passeggeri-turistico sostenibile ed un servizio efficiente ed efficace;
f) “Isola con Trasporti Pubblici ad Impatto Zero”: l’obiettivo di limitare l’afflusso veicolare turistico, senza per questo ridurre le presenze, può essere perseguito puntando al collegamento marittimo veloce tra le diverse località elbane e tra le isole, oltre che sviluppando ulteriori servizi di qualità in loco e convenzioni con parcheggi nei porti di partenza, utilizzando per i collegamenti interni mezzi pubblici e privati elettrici o a biocarburanti, favorendo l’utilizzo di biciclette in sicurezza (piste ciclabili), facilitandone l’acquisto e predisponendo punti noleggio e di scambio;
g) “Isola con Infrastrutture leggere”, urbane e non, favorendo la creazione, oltre che di piste ciclabili, di ippovie e riscoprendo strade bianche e sentieri al fine di sviluppare le potenzialità per un turismo di qualità, oltre che di presidio del territorio;
h) “Isola Sicura”, con un sistema di pronto soccorso dotato di elicottero e di protezione civile unitaria e coordinata a completa disposizione dell’Arcipelago, con un potenziamento del Corpo Forestale, con la dotazione delle locali sedi della Capitaneria di porto di mezzi adeguati per la necessaria sicurezza e sorveglianza a mare contro la pesca abusiva e l'inquinamento da idrocarburi (anche con monitoraggio tramite blue-boxes e l’installazione del sistema di controllo satellitare);
i) “Isola Amica dei Cetacei”, con la valorizzazione del santuario dei cetacei, prevedendo anche punti di osservazione e sorveglianza, partendo dai due luoghi di eccellenza, Capoliveri e Capraia, ove il “semaforo” potrebbe divenire la finestra sul mare ed un osservatorio di prim’ordine;
l) “Isola con Area Marina Protetta”, con la realizzazione di aree marine protette, da condividere con le Amministrazioni locali in tutte le isole dell'Arcipelago; favorendo, di concerto con i pescatori isolani, il ripopolamento ittico, oltre che la salvaguardia ambientale, e valorizzando il mestiere di pescatore e pescaturismo;
m) “Isola Recuperata”, ove edifici da molti anni abbandonati (in tutte le isole), quali ad esempio il Convento di S.Antonio e l’Ex Colonia Penale di Capraia, con i suoi 57.000 metri cubi di volumi abbandonati già da metà degli anni ‘80, rappresentano un’importante testimonianza della storia e della vita locale ed una buona potenzialità per lo sviluppo del turismo storico – culturale e dei servizi di qualità per la comunità locale (importante in tal senso, per quanto riguarda le strutture ex-carcerarie, la soluzioni dei contenziosi tra il Ministero di Grazia e Giustizia ed il Demanio);

2) A proporre al Governo, che per decenni ha utilizzato ed utilizza parte dell’Arcipelago Toscano per servizi di rilevanza nazionale, di farsi carico delle evidenti problematiche, prevedendo un progetto speciale che possa trovare risorse aggiuntive già nella prossima Finanziaria.

Mario Lupi
Erasmo D’Angelis
Luciano Ghelli
Alessia Petraglia
Monica Sgherri