Sono iniziate due giorni fa, il 13 Febbraio, le operazioni di recupero dell'elicottero del 118 caduto nel mare di Isola del Giglio ad 800 metri davanti Punta del Lazzeretto nella notte del 24 Novembre scorso.
Dopo le prime fasi di ricerca portate avanti nel mese di Dicembre da un nucleo congiunto dei Vigili del Fuoco di Grosseo e Milano che hanno permesso, tramite un sonar a scansione laterale, di individuare il relitto a circa 104 metri di profondità, adesso si è passati alla fase operativa.
Le operazioni sono condotte dall'Autorità Maritiima ed un gruppo di sommozzatori della Marina Militare giunti sull'isola sta operando sul fondale per imbragare la carlinga del velivolo.In una fase immediatamente successiva, Pegaso sarà fatto riemergere dal mare con l'ausilio, ci sembra di capire, di un mezzo nautico della Marina Militare stessa. 
Le operazioni di recupero continuano favorite dalle splendide condizioni del tempo e vi daremo notizia tempestivamente dei futuri sviluppi anche alla luce dell'inchiesta in corso tesa a chiarire le cause dell'incidente.

Lo stesso giorno dell'avvio delle operazioni, per una curiosa coincidenza, è arrivato sull'isola da Livorno il Contrammiraglio Sergio Tamantini, responsabile della Direzione Marittima della Toscana, in visita in questi giorni al comprensorio della costa maremmana ed argentarina facente capo al Circomare di Porto Santo Stefano. Erano presenti insieme a lui il comandante del Circondario Marittimo di Porto Santo Stefano Maurizio Tattoli ed il comandante dell'Ufficio Locale Marittimo dell'Isola del Giglio Giuseppe Labanca. 
Ad accoglierli il Sindaco che ha accompagnato i militari in un breve giro sul lungomare del porto per una constatazione dello stato dei lavori di prolungamento del molo. Una motovedetta della Guardia Costiera ha poi condotto le autorità a Giannutri per verificare le condizioni delle strutture di attracco dell'isola ed in particolare quella di cala Spalmatoio.