Il messaggio che la Giunta Comunale del Giglio vuol far passare di essere d’accordo con la popolazione è falso e privo di ogni riscontro reale. Questa notizia è stata riferita anche nel corso della riunione del 4 Aprile del CAPADEM di Porto Santo Stefano. Finiamola una volta per tutte di fare i soliti amministratori politici che si accaparrano una rappresentatività che è solo istituzionale.

I gigliesi non sono dei kamikaze del loro turismo. Pensano al loro mare come un qualcosa di prezioso e quindi lo rispettano come hanno sempre fatto consci del bene meraviglioso e della fortuna che si ritrovano sotto casa. La realtà isolana è diversa da quella disegnata dalla Giunta Gigliese, che opera indubbiamente con un mandato amministrativo ma non deve esagerare con prevaricazioni derivanti dal proprio potere e da una interpretazione politica delle sensazioni della gente.

Ribadiamo il concetto: la popolazione del Giglio è FORTEMENTE CONTRARIA sia alla proposta del Ministero che alla proposta del Comune di Isola del Giglio che ha fatto passare, in questi ultimi tempi, un consenso che non c’era. La gente ritiene che tutti i progetti frutto della legge 394 sono le controindicazioni della vera tutela dell’ambiente. I nostri cittadini non sono disponibili a cedere la gestione del loro mare ad un Ente estraneo culturalmente all’isola che, con le arie che tirano sugli enti inutili e costosi, dovrebbe far parte dei tagli della nuova finanziaria. A chi non crede a questa nostra asserzione chiediamo di istituire un referendum popolare, una volta per tutte e per stabilire chi ha ragione.

Negli ultimi due anni l’Amministrazione di Brothel ha fatto catastrofismo (proprio come si fa in campo ideologico-ambientale) perché aveva deciso di far passare un progetto marino che nessuno voleva. I cittadini sono stati ingannati con la frase allarmistica “se non facciamo una proposta di AMP, ce la faranno loro, calandola dall’alto”.  Una minoranza della popolazione (perché di quella si tratta) ha abboccato all’inganno ed è caduta nella trappola, convinta dalle facili illusioni nel persuadere la gente con la solita frase “Giglio sarà solo vostro”. Pura follia e sagace ipocrisia.

Il Ministero dell’Ambiente, per bocca del suo Direttore Generale Cosentino, era stato chiaro: “se i comuni non vorranno, le AMP non verranno istituite”. Allora chi ha svegliato il can che dorme?

Il Ministero ha iniziato l’iter perché il Comune del Giglio ha fatto il primo passo, per mano degli ideologi che si annidano al suo interno, per blindare non solo il nostro mare ma per affossare il turismo che dà fastidio, già calpestato da una crisi nazionale di entità non trascurabile.

Adesso a questa situazione di incertezza, dopo l’apparizione della proposta ministeriale, si aggiungono le disdette del turismo estivo allarmato da un comportamento incosciente di un gruppo dirigente fallimentare. 

Un messaggio forte e chiaro ai nostri graditi ospiti: Nessuna paura. Vi aspettiamo all’Isola del Giglio; la nostra isola vi accoglierà come sempre, con ospitalità e cordialità. Venite tranquillamente, perché le condizioni isolane saranno quelle di sempre, grazie ad una popolazione che saprà affrontare ogni insidia che la privi delle proprie prerogative e dei propri diritti. Venite al Giglio, rispettosi come sempre, per godere del nostro mare (che come dice qualcuno ha preso le 5 vele). Il nostro impegno sarà costantemente presente affinché nessuno si permetta di oltraggiare le fondamentali norme della democrazia e venga rispettato il principio della disponibilità e della fruibilità non solo per i residenti ma anche per i graditi ospiti che rappresentano, da sempre, la nostra unica ragione di sostentamento.