Il recente ed unanime orientamento della politica locale e provinciale dell'Arcipelago e Livorno di sostituire l'abolita Comunità Montana con lo stesso Ente abolito mutato di nome (in "Comunità di Isole o Arcipelago" ai sensi art. 29 l. 267/2000) è utile solo a questa politica (ed a chi vorrà impugnare l'eventuale atto istitutivo per illegittimità).

Riguardo invece l'utilità del nuovo-vecchio Ente per la popolazione dell'Elba Arcipelago è noto che questo era stato abolito dal Governo Prodi per gli abbondanti costi e gli scarsi benefici; che dire d'altro?

Venendo a soluzioni serie, per amministrare un territorio difficile e complesso come l'Elba Arcipelago la legge 267/2000 ha previsto un diverso Ente territoriale con ben altra autonomia regolamentare, finanziaria, realizzativa e politica: la Provincia. La Costituzione all'art. 114 la definisce: "ente autonomo, con proprio statuto, poteri e funzioni"; la l. 267/2000 specifica tali poteri e funzioni:

1) (art. 19) FUNZIONI AMMINISTRATIVE IN 11 SETTORI VITALI PER IL TERRITORIO:
a) ambiente, b) risorse idriche, c) beni culturali, d) viabilità e trasporti, e) parchi e riserve naturali, f) caccia e pesca, g) discariche rifiuti e scarichi acque, h) sanità igiene e profilassi, i) scuole superiori, l) Enti locali; oltre a realizzare opere rilevanti (infrastrutture) nei settori produttivi, commerciale, turistico, sociale, culturale e sportivo.

2) (art. 20) FUNZIONI DI PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO DEI COMUNI ATTUATE CON IL "PIANO TERRITORIALE", che determina gli indirizzi di assetto del territorio riguardo:
a) vocazione delle sue parti (es.: aree a vocazione turistica, commerciale, industriale, mineraria, di riserva naturale, etc.); b) localizzazione delle maggiori infrastrutture e linee di comunicazione (es.: terza linea di navigazione, porti turistici, aereoporti, strade; fognature, depuratori e condotte a mare; discariche rifiuti e termovalorizzatori; ospedale e pronto soccorso comunali; centro congressi internazionale), c) sistemazione idrica, idrogeologica e idraulico-forestale (es.: condotte idriche, desalinizzatori, pozzi; messa in sicurezza fossi), d) aree nelle quali sia opportuno istituire Parchi o riserve naturali ( es.: Parco e AMP: dove, come e quanto in relazione a turismo, residenti e pesca).

3) (art. 149 e seg.) RISORSE E CAPACITA' ECONOMICHE AUTONOME derivanti da tributi locali, stanziamenti speciali dello Stato, partecipazioni in enti pubblici.

Riguardo infine i costi di una nuova provincia è bene leggere l'art. 21, punto 3 lettera g) che specifica: "le province preesistenti (Livorno) garantiscono alle nuove (l'Elba Arcipelago) in proporzione al territorio ed alla popolazione trasferiti, il personale, i beni, gli strumenti operativi e le risorse finanziarie adeguate". Dunque nessun costo aggiuntivo.

Da quanto precede risulta chiaro che il legislatore ha delegato solo alla Provincia ampi poteri e risorse per amministrare un territorio sovracomunale e programmarne l'avvenire della collettivita. Non a caso questi poteri di indirizzo strategici sono state assegnati alla Provincia con eletti democraticamente dal popolo; non a funzionari "nominati" dalla politica di una Comunità Montana o di Arcipelago che dir si voglia.

Si comprenderà ora appieno perchè l'istituzione della nuova Provincia è LA soluzione per trasformare l'Elba Arcipelago in una piccola Svizzera del Mediterraneo - la Svizzera è d'esempio per la tutela e valorizzazione dell'ambiente anche a fini turistici; ciò senza nulla togliere alla validità di proposte quali il "porto franco", che possono essere complementari, non alternative.

Oggi chiedere ed ottenere una nuova Provincia è possibile, grazie alla vigente normativa e volontà politica di realizzare il "federalismo fiscale". La via maestra è indicata dalla Costituzione all'art. 133: "la istituzione di nuove province è stabilita con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa regione".

Dunque in prima battuta spetta ai Comuni avviare "la pratica", che poi si perfezionerà con l'approvazione della legge istitutiva in Parlamento, sentita la Regione. Chiarisce infine l'art. 21 L. 267/2000 punto 3 lettera d) che "i Comuni debbono essere la maggioranza dell'area interessata e rappresentare la maggioranza complessiva della popolazione".

Dunque nel caso dell'Elba Arcipelago con 10 Comuni e circa 30.000 abitanti (Giglio però risiede nella provincia di Grosseto; torneremo su questa "complicazione" risolvibile) occorrerà che almeno 6 giunte comunali rappresentative un minimo di 15.000 abitanti + 1 (se fossero 30.000 esatti) deliberino a maggioranza di volere la nuova Provincia. Ciò avvenuto tutto il resto verrà da sè: assenso del Parlamento e della Regione compresi.

E' pertanto evidente che alle prossime elezioni amministrative 2009 - che riguarderanno appunto 6 comuni su 10 dell'Arcipelago - sarà importante che i candidati Sindaci indichino chiaramente nel loro programma la volontà di deliberare l'adesione alla nuova Provincia dell'Elba Arcipelago appena insediati; ciò anche per agevolare la loro vittoria, stante il diffuso favore popolare per questa soluzione istituzionale di autonomia.

A conferma di ciò possiamo anticipare che ad un anno dalle elezioni 2009 vi sono candidati "in pectore" che già hanno manifestate tale volontà appreso del costituendo "Comitato Promotore. Sembra un buon inizio, il tempo non manca e l'obbiettivo del Comitato Promotore è ottenere la nuova Provincia in questa legislatura, entro il 2013.

Il responsabile nazionale
Stefano Martinenghi