Incontro ieri tra i rappresentati delle categorie economiche e l’Ufficio Tutela del Territorio della Comunità Montana, struttura operativa del Consorzio di Bonifica 34 che coordina gli interventi sui corsi d’acqua (non ricadenti nel perimetro urbano) previsti dalla LR 34 del 1994.

Continuando il dialogo avviato nella passata settimana, numerose sono state le richieste di chiarimento sulla normativa e sui criteri che hanno portato a stabilire il diverso contributo di bonifica a carico dei proprietari di immobili ricadenti nel comprensorio, domande alle quali l’ufficio ha risposto motivando punto per punto le ragioni delle scelte fatte in accordo con tutti i Comuni.

E‘ nella Conferenza dei Sindaci, infatti, che si sono determinati i livelli di contribuenza dei diversi distretti idraulici, fissati nel piano di classifica i diversi gradi di beneficio e si sono individuate le priorità di intervento sui corsi d’acqua.

Sul versante sentenze, l’ufficio ha escluso ragionevolmente che vi possano esser stati errori di impostazione tale da inficiare la legittimità del contributo richiesto come è accaduto in altre realtà: proprio il fatto di aver istituito nel 2006 (in seno alla CM) l’Ufficio Tutela del Territorio  deputato alla gestione del comprensorio di Bonifica n° 34 Arcipelago Toscano, ha permesso di tenere conto delle precedenti esperienze altrui per evitare possibili errori.

Dopo aver illustrato gli interventi fino ad ora eseguiti, iniziati e previsti entro l’anno, (
VEDI ALLEGATO) si è convenuto, come per altro previsto dalle stesse norme che regolano l’attività del Comprensorio, di fare a fine anno il punto della situazione, oltre che nella Conferenza dei Sindaci e con i tecnici dei Comuni (commissione collaborativa) anche con le categorie economiche e gli altri contribuenti. Dal bilancio del primo anno di funzionamento, infatti, sarà possibile - anche sulla base del lavoro svolto - trarre indicazioni utili a correggere eventualmente alcuni indicatori.

Su questo aspetto, tra l’altro, è di questi giorni la notizia della prossima uscita di una legge regionale che, di concerto con le Comunità Montane, i Consorzi e i Comuni, darà ordine al sistema prevedendo metodologie e criteri univoci per la Toscana.