Tenews ha effettuato un sondaggio e il dato emerso è chiaro: gli elbani vogliono il Comune Unico. Lo scopo di un governo unitario non è solo quello di tagliare una marea di enti e poltrone inutili che vivono di tasse e oneri di urbanizzazione, ma è soprattutto quello di dare una guida di qualità a questa isola in grado di confrontarsi in modo autorevole con il continente, anche per ottenere leggi e finanziamenti ad hoc.

Gli elbani vogliono un solo sindaco ed una giunta che si assuma la chiara ed assoluta responsabilità della gestione di tutto il territorio, rappresentando in modo paritario le necessità delle otto frazioni con relativi municipi. Oggi in questo guazzabuglio di enti dove la colpa è sempre di qualcun altro, si mimetizzano facilmente non solo gli sprechi e i ritardi, ma anche le decisioni "meno illuminate" (vedi Peep e cementificazioni varie) i cui danni coinvolgono l’intera isola.

Tutto questo è testimoniato sia dalle lettere di tanti cittadini sia dal lavoro di associazioni come Arcipelago Libero ed Elba 2000, che mi sembrano più vicine alla gente di molte forze politiche nazionali. Ma a proposito di "Nazionale", io credo che l’idea di governo autonomo e unitario dell'Elba sia in netto contrasto con un Parco, imposto ai residenti, governato dall’esterno e che occupa la maggior parte del territorio.

Credo che sia venuto il momento di cominciare a dichiarare apertamente l’incompatibilità del Parco Nazionale con la nostra realtà insulare, prendendo carta e penna e trasmettendo il nostro dissenso alla sede opportuna: MINISTRO STEFANIA PRESTIGIACOMO, MINISTERO DELL’AMBIENTE, via Cristoforo Colombo 44, 00147 ROMA; anche via fax 06 57288513, oppure via mail alla sua segreteria:
mignosa.livia@minambiente.it, oppure, campisi.manuela@minambiente.it  

Credetemi, anche a Roma si rendono conto del fatto che questo costosissimo Parco, istituito più di 10 anni fa contro la volontà della gente, è oggi superato da esigenze più attuali. E’ venuto il momento di riprendere la gestione del nostro territorio, nel rispetto della natura e dei suoi equilibri, ma senza divieti inutili. Abbiamo diritto a un Parco vero, curato con passione e competenza da chi vive in questi luoghi e li ama da sempre.