Carissima Vincenza, dalle sensazioni che provo leggendo la tua lettera percepisco (ma dimmi se sbaglio) una accentuata suggestione derivante dalle polemiche di questi giorni. Voglio però pensare positivo perché diversamente sarebbe quella politica che a me non piace soprattutto tra due amici come noi.

Detto questo, ti assicuro che non ho parlato né con la Gelmini né con Matteoli né con Simoncini di scuola ma semplicemente con il dott. Angotti proprio come mi avevi consigliato tu, all’indomani della nostra elezione, quando ti invitai nel mio ufficio per trattare di scuola, considerando la tua esperienza in campo scolastico. Intendo con questo ribadire che ogni tuo suggerimento sarà da me apprezzato e naturalmente studiato con doviziosa attenzione.

In linea generale mi piacerebbe parlare del problema scuola rendendolo asettico dai preconcetti della politica inutile che scorgo maliziosamente in molte delle osservazioni della minoranza consiliare e che noto nelle considerazioni delle persone che le sono vicine. Dall’inizio del nostro mandato alla naturale critica, a torto o a ragione, si preferisce l’attacco e la provocazione che ha come scopo il discredito del gruppo dirigente. Ma qui alla fine ci rimettono i gigliesi.

La considerazione che tu fai sul lavoro degli amministratori è assolutamente sbagliata. Io non intendo fare tutto da solo perché non sarei davvero in grado di sostenere un carico così gravoso ma mi avvalgo di buoni professionisti e di collaboratori della Giunta che hanno una grande volontà ed una grande energia tanto da aver rimesso nella giusta direzione molte questioni. I risultati non si possono vedere subito, hanno bisogno della maturazione e dei tempi di applicazione. Al momento non vogliamo illudere nessuno ma nel tempo si dovrà concretizzare il buon lavoro che stiamo facendo in questa fase iniziale. Se non c’è la pazienza di aspettare non ci posso fare nulla.

Sulla questione scolastica ho fatto nell’immediato un passaggio presso la Direzione Regionale della scuola e, in pieno accordo con il nostro Preside e con i genitori degli alunni con cui abbiamo fatto diverse riunioni, abbiamo deciso di istituire il tempo pieno per l’anno scolastico futuro. Il tempo pieno non è uno scherzo perché lo scenario che abbiamo di riferimento per il prossimo anno è la messa a punto di un sistema che funzioni e che sia all’altezza dei nostri ragazzi.

Sul piano dei possibili finanziamenti per gli interventi di ristrutturazione e messa a norma dei plessi scolastici c’è molta confusione. Attraverso gli uffici preposti della Regione Toscana abbiamo fatto chiarezza laddove la mancanza di documenti non ci consentiva un proseguo certo delle azioni. I decreti sui finanziamenti per la scuola sono stati emessi nell’agosto 2008. Oggi siamo nel 2009. Io non accuso nessuno ma lasciateci il dubbio del perché sia successo questo. Né voglio scagliarmi contro i precedenti amministratori perché la situazione delle risorse umane, ovvero dell’organico comunale a disposizione, non consentono (e penso quindi neanche prima) di “cantierare” presto e subito quelle opere tra cui la scuola in virtù di una logorante burocrazia ed estenuanti tempi tecnici di realizzazione. Comunque noi andiamo avanti, confrontandoci tutti giorni con questi ostacoli. Di mezzo c’è il futuro dei nostri ragazzi e di una scuola che per noi rappresenta una priorità fra tanti problemi che dovrà affrontare questa maggioranza.

Infine ti invito il 30 novembre prossimo alle ore 18,00 al Consiglio Comunale dove, assieme ad altri argomenti, tratteremo il problema della scuola in un incontro “aperto” alla popolazione. Anche questo è un bel passo in avanti, no??

Un bacio ed un abbraccio carissimo da parte mia.
Sergio