Si è svolto oggi alle 14 presso l’Hotel Bahamas all’Isola del Giglio il consueto incontro settimanale tra la popolazione isolana ed il Commissario governativo per l’Emergenza Concordia, Prefetto Gabrielli.
Il primo punto affrontato dal Capo della Protezione Civile è stato quello relativo ai progetti per il recupero della nave. “Sono giunti sul tavolo londinese delle assicurazioni che per conto di Costa-Carnival stanno seguendo la vicenda – ha detto Gabrielli – 6 progetti da parte delle 7 aziende rimaste in gara considerando che l’olandese Smit e la livornese Neri si sono consociate. Di queste sei proposte ben 4 prevedono la rimozione per intero del relitto mentre due optano per lo smantellamento dei ponti superiori per consentire un alleggerimento e quindi una rimozione del resto dello scafo nella sua restante interezza”.
“Tutti i progetti – ha continuato il Commissario – tengono conto della massima fruibilità dell’isola ed ogni società è fin da ora disponibile a concordare con la comunità isolana le modalità di occupazione delle aree di cantiere e l’alloggiamento del proprio personale tramite soluzioni abitative autonome. Tutti, inoltre, considerando le favorevoli condizioni meteo-marine della bella stagione prevedono di lavorare ininterrottamente durante il periodo estivo e di completare la rimozione entro massimo 12 mesi dalla data dell’incarico”.
Tra il 15 ed il 20 marzo verrà operata una prima scrematura delle proposte ed il tavolo, a cui siedono i massimi esperti mondiali nel settore tra i quali i tecnici della Protezione Civile, deciderà la ditta o il pool di ditte prescelte con le relative firme dei contratti entro massimo la prima settimana di Aprile. Da quella data si conteranno i 12 mesi e, calcolato in circa 4 settimane l’allestimento dei cantieri, nel mese di Maggio potremo vedere già gli uomini all’opera.
Negli incontri successivi con Gabrielli potremo avere maggiori dettagli sulla vicenda ma, per clausole contrattuali e segretezza industriale, non si potranno conoscere le modalità operative di rimozione fino alla scelta della società ed alla firma dei contratti.
Rispetto alle operazioni di defueling il Commissario ha annunciato che sono ormai concentrate sulla sala macchine e, non appena le condizioni meteo lo permetteranno, saranno svuotati i 6 piccoli serbatoi che contengono le residue 310 tonnellate di carburante mentre sono stati già flangiati i depositi e le condutture delle acque reflue.
Incontro con Gabrielli: prime notizie sulla rimozione
Autore: Giorgio Fanciulli
1 Commenti
Si comincia finalmente a sapere qualcosa sui progetti di soluzione del problema Concordia. E non posso fare a meno di esprimere fin da ora una mia personale preoccupazione a proposito. Dei rimanenti sei progetti (dovevano essere dieci) presentati quattro prevederebbero la rimozione tutta intera della nave e due la rimozione ma solo dopo opportuno preliminare alleggerimento della struttura previo smantellamento di alcuni ponti superiori. A parte la mia personale preferenza per questa seconda opzione che ritengo più prudenziale e ragionevole, è proprio il fatto che ben due progetti su sei mettono in conto il rischio insito nella rimozione tutta intera e tutta insieme della nave, che getta un'ombra di dubbio sulla effettiva riuscita dell'impresa e rendono oltremodo delicato e difficile il compito della Commissione tecnico-istituzionale che dovrà operare la scelta definitiva. Perché la vittima prima di eventuali scelte sbagliate o fallimenti in corso d'opera sarebbe proprio l'intera Comunità Gigliese e l'habitat della più bella isola dell'Arcipelago Toscano e non solo di questa. Un compito, quello della Commissione, da far davvero tremare le vene nei polsi.
E comunque, proprio per un elementare principio di salvaguardia degli interessi della Comunità Gigliese e della loro splendida Isola, nel caso che si rivelasse più difficoltoso del previsto scegliere un progetto tra quelli commissionati e presentati da Costa Crociere che risulti indiscutibilmente adeguato alle necessità, poiché non credo che sia obbligatorio scegliere per forza uno di questi 6 progetti che stanno per essere esaminati dalla apposita Commissione, fossi nei panni dell'Amministrazione Comunale e nella stessa Costa Crociere, mi cautelerei da eventuali ulteriori successive gravi perdite di tempo e di denaro facendo approntare almeno in via preliminare anche qualche progetto di "recupero o mantenimento conservativo provvisorio", non so se sia la dicitura giusta, che preveda cioè il mantenimento dello "status quo" della nave là dove si è naturalmente adagiata,almeno fino al momento successivo in cui si riuscisse a formulare davvero un progetto definitivo e convincente per la soluzione del grande problema.