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Un saluto spontaneo ... il Giglio ringrazia!
Un saluto spontaneo ... il Giglio ringrazia!

C’erano un sacco di persone sul porto a salutarli e quando la nave ha mollato gli ormeggi tante tovaglie e fazzoletti colorati sono spuntati dalle finestre, verande e balconi del lungomare … così, spontaneamente.

E loro? Loro non se l’aspettavano, avevano gli occhi gonfi di lacrime gli uomini del Consorzio Neri-Smit che ieri, dopo più di 4 mesi di lunga permanenza, hanno lasciato l’isola. Il tributo semplice ma sincero che la gente del Giglio ha voluto rendere loro non li ha lasciati indifferenti: quei livornesi mai abituati, per indole, a prendersi sul serio e quegli olandesi rinomati, nell’immaginario collettivo, per la loro austera freddezza, hanno ceduto emozionati a quel grazie “originale” che solo il Giglio sa regalare.

E così quando il traghetto uscendo ha iniziato a squarciare il silenzio con la sua potente sirena, i ricordi di tutti sono andati a questi mesi di “forzata” convivenza trasformatisi ben presto in serena e formidabile collaborazione.

Quando questi “uomini del carburante” sbarcarono all'Isola del Giglio nel mese di Gennaio trovarono una comunità frastornata e segnata da una tragedia le cui proporzioni non si riuscivano ancora a stimare. Nonostante tutto, la vita dell’isola si organizzò al servizio loro, dei soccorritori e del circo mediatico che aveva sconvolto la tranquillità di questo piccolo angolo di Toscana.

Poi, pian piano, la situazione si è andata tranquillizzando ed i gigliesi hanno ricominciato in silenzio ma con determinazione a riconquistarsi la propria quotidianità. E così anche gli uomini di Smit-Neri, con estremo rispetto e professionalità, hanno osservato con ammirazione la vita semplice ma genuina di questa comunità, apprezzandone le tradizioni e le più nascoste peculiarità.

Così, in poco tempo, quella che era iniziata come una nuova esperienza di lavoro si è trasformata, a loro dire, in una “grande ed inaspettata lezione di vita”. “Torneremo in città – ci dice Wilco con la voce rotta dal pianto ed un simpatico italiano strampalato – ad essere quei ‘topi grigi’ di sempre, semplici ‘numeri’ in una società che non ha mai il tempo di fermarsi e sorridere. Qui al Giglio mi sono sentito una persona ed ho capito che forse è questo l’ambiente più bello per godersi la vita”!

E’ chiaro dunque che, con questi sentimenti, diventa più difficile partire e se poi i gigliesi ti stupiscono ancora con un saluto spontaneo ma sincero, il distacco allora diventa traumatico ed il bisogno di ritornare subito, questa volta in vacanza, diventa un’impellente necessità.

Il grazie dell’isola è di quelli più spontanei e sinceri e ci piace dedicarlo a questi “uomini del carburante” allo stesso modo in cui uno di loro lo ha più volte rivolto a noi. Non semplicemente “grazie mille” ma un simpatico ed ormai famoso “GRAZIE MILIONE”!