Il nome di Palombo erroneamente associato all'inchino

comandante mario palombo isola del giglio giglionews"Rivolgo un affettuoso pensiero a tutti coloro che hanno operato per raddrizzare il relitto della Costa Concordia. Li ringrazio per il silenzioso, prezioso e professionale lavoro che hanno condotto, dal primo responsabile fino all'ultimo marinaio". Le parole sono di Mario Palombo, storico comandante della Costa Crociere. Sui media il suo nome fu associato all''inchino' che il comandante della Concordia, Francesco Schettino, avrebbe fatto davanti al Giglio per salutare l'isola. Un particolare smentito seccamente dallo stesso Palombo, anche davanti agli inquirenti che si sono occupati dell'inchiesta sul naufragio. Il passaggio, come poi spiegato dal procuratore Francesco Verusio, era stato un 'piacere' alla famiglia del maitre.

Mario Palombo racconta di aver seguito "con apprensione" tutti i passaggi del raddrizzamento del relitto alla televisione nella sua abitazione a Grosseto. Dopo che ha lasciato il comando delle navi da crociera nel 2006 - "ho chiuso l'11 settembre 2006 con la Costa Fortuna" -, Palombo trascorre gran parte dell'anno a Grosseto. Ha sempre sostenuto di non aver alcuna amicizia con il comandante Schettino: "L'ultima volta che lo ha visto è stato nel 2002, anno dell'ultimo imbarco insieme", ricorda ancora oggi.

Per il fatto di essere stato chiamato in causa, il comandante si dice ancora "molto addolorato", tanto da ripetere più volte di voler essere "lasciato in pace". Poi, al telefono con l'ANSA, rivolge un pensiero alle vittime di quella tragedia: "Voglio esprimere - dice - la mia solidarietà a chi è stato colpito negli affetti da questa tragedia, ma anche alla società con la quale ho lavorato per 20 anni e a tutti i colleghi che con me certamente hanno sofferto in questo periodo nel sentire tanti commenti e critiche"