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A quando l'imposta sul macinato?
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L E T T E R A   A P E R T A   A L   S I N D A C O   O R T E L L I

A  Q U A N D O   L’ I M P O S T A   S U L   “M A C I N A T O”,  S O P R A T T U T T O   A   C A R I C O     D E I   “F O R E S T I” ?

Allorché, in occasione della partenza della Concordia per Genova, ebbi a polemizzare con il Sindaco perché intendeva che tutto dovesse svolgersi in sordina, ossia senza manifeste esultanze per la fine d’un “incubo”, siccome il sottoscritto aveva invece “suggerito” che si dovessero accendere “luminarie” per tutto il Paese e che, addirittura, si dovesse incaricare la “pregiata” ditta Mazzoni, “maestra” di fuochi artificiali, perché celebrasse l’evento con uno speciale spettacolo pirotecnico, Ortelli, simpaticamente mi rispose che se tanto ci tenevo, lui non avrebbe esercitato nessuna opposizione, purché i costi fossero stati a mio carico.

Nell’occasione, pro bono pacis, lasciai cadere la “provocazione” (visto che, seppur garbata, d’una provocazione, comunque, si trattava), non ostante avessi tanto voluto rispondergli che se l’avesse smessa d’aumentare sistematicamente, anno per anno, i vari “balzelli” cui erano sottoposti soprattutto i non residenti, specie se possessori d’abitazione per le vacanze, di cui, magari come me, da tempo non “fruivano”, forse sarei riuscito a sostenere i costi delle “eccelse” prestazioni della “premiata” ditta “Mazzoni e figli”.

Perché questo preambolo?

Perché torna “a fagiuolo”, rispetto alla recentissima presa di posizione dell’”Opposizione” (mi si perdoni il bisticcio) in merito agli aumenti di tasse ed imposte, deliberate, non ostanti le pregresse promesse ufficiali “azzardate” da Ortelli in più d’un’occasione.

E’ così che si fa opposizione, cari Consiglieri della Sinistra, non certo con le “bagattelle” formali su cui troppo spesso v‘attardate, facendo “ammuina”! Ovvero egoisticamente auspicando che a questa “mannaia” fiscale vengano sottratte le teste dei figli dei residenti.

In verità, che ci fossero le premesse per un colpo di mano, consumato nello spazio di tempo breve d’un Consiglio comunale, l’avevamo previsto e preavvertito allorché avevamo evidenziato che un “Ordine del giorno”, pregno di tanti punti importanti da esaminare, discutere, approvare o rigettare, non solo non poteva essere correttamente “gestito” da un’unica seduta consigliare, ma, siccome è il cittadino, in ultima istanza, il destinatario, nel bene e nel male, d’ogni delibera presa, doveva essergli garantita la più ampia ed esaustiva trattazione d’ogni argomento (soprattutto quando il cosiddetto “core business”, è costituito da imposte e tasse).

Vergogna! Vergogna! Ed ancora Vergogna!, Sindaco Ortelli, per questo colpo di mano, perpetrato soprattutto a danno dei “Foresti”, che, non solo sostengono in massima parte l’Economia del suo Paese, non solo, non facendo parte dell’elettorato “attivo” sono alla totale mercé della pubblica amministrazione, ma, a differenza dei residenti e delle categorie commerciali dell’Isola, pagano ogni e qualsivoglia balzello venga loro imposto, senza che possano in alcun modo opporsi e senza che, a loro volta, possano, quantomeno in parte, riversarlo su altri.

Si ricordi, infine, una cosa: amministrare con i colpi di mano non solo non fa onore alla Democrazia, ma neppure porta lontano; così come non si può ammettere l’uso della forza verso la donna.

Sono, infatti, passati da un pezzo i tempi in cui la “fuitina” o l’atto di violenza trovavano giustificazione (specie nel Sud), nella massima latina che letteralmente asserisce: “Vis clara puellae!”, ossia, “La donna gradisce essere forzata!”