tonino ansaldo isola del giglio giglionews
Un omaggio al poeta Tonino
I contenuti dei post nella rubrica "Dite la Vostra" di questo giornale sono opinioni personali ed informazioni non verificate provenienti direttamente dai rispettivi autori che se ne assumono totalmente la propria responsabilità. La redazione GiglioNews si dissocia preventivamente dai contenuti che dovessero offendere o ledere la dignità di soggetti terzi, fermo restando il diritto di rettifica ai sensi della legge n. 47/1948. (n.d.r.)

UN PIU’ CHE DOVEROSO OMAGGIO A TONINO ANSALDO

ruggero sabatini tonino ansaldo barbottone isola del giglio giglionewsAnche la sola fotografia, evocativa d’un rito “godereccio”, con baccanti e fauni “stravaccati” in falsi laticlavi e serti d’uva, già basterebbe ad illustrare la “stagione bella” della tua giovinezza nel rammemorare l’amico tuo scomparso, caro, caro Tonino, un Garrone deamiciasiano che, non solo occupava gran spazio nell’aria, ma anche nel tuo cuore, e, da quanto colgo dal commento d’altri, ben oltre quelli della Classe “PIU’” del ‘55”.

Un caro amico, da come lo descrivi, “rozzo” e prezioso, forte come un Aiace Telamonio, buono, generoso ed anche estemporaneo, qual è un verso “azzeccato”, bello ed essenziale, seppur fuor dalle righe, come, con tocco magistrale, azzardano e sanno fare solo i poeti ch’hanno tempra.

Un caro amico, ricco di virtù comitali e di tanta voglia di vivere, siccome spetta ed urge a chi sente già prossima la morte.

tonino ansaldo isola del giglio giglionewsQuanto sei bravo Tonino! Quale piacere provo a leggere e rileggere la tua poesia su Ruggero, affabulatrice e “descrittiva”, com’esser dovrebbe ogni poesia, acciocché tutti capiscano quel ch’ il poeta sente ed intende, e, viceversa, i versi oscuri e vuoti, non siano rutilanti usberghi pei contraffattori e profanatori d’Euterpe, Erato e Polimnia. La tua poesia, che seppur, mi si cela, talvolta, dietro parole che non conosco, la “intuisco” d’istinto, come se fosse mia (a quando una borsa di studio per il lessico e la sintassi del Giglio, sindaco Ortelli?).

Ed allora, mi s’aprono gli occhi acciocché veda e tocchi e partecipi a quello che descrivi sentendo sulla pelle, l’afror denso dei tini, il vociare scomposto delle cantine, i canti all’aperto, i profumi della cucina, anche sugli scogli, i richiami della Muti, le sue tirate d’orechhie e i “gozzovigli”, che pur dagli esiti “spiacenti “, per contrappasso, aiutano a conoscere la vita, ch’è un’avventura, e i limiti del rischio e del buon gusto.

Purtroppo, da come tu “dipingi” Pitinicchio, nome curioso, irridente e tenace come “Forbicino” che, mentr’affogava, coll’indice e ‘l medio, insisteva a far segno che, con le cesoie, s’ha da miete’ il grano, è ingiusto il mondo pei poeti. E questo, non perché anch’io, ormai con la canizie, aspiri ancora ad esserlo, ma perché l’amico di baldorie cui fosti duce un tempo, se n’è presto andato; l’amico ch’animava le feste e, come Iddio, era un poeta, che faceva miracoli con il suo “soffiar” sulle “crete” dei convivii e dei “raduni, spargendo vino e risa tutt’intorno.

Del resto, pei poeti, a men che sian “citati”, non c’è vita, ché, solitamente, le loro “creazioni” stannno in un canto, quant’anche “riservato”. Vedasi, a mo d’esempio, anche solo il “sommario” di Giglionews, che, mentre tiene, in giust’ evidenza, altre cose, altre rubriche, “traccia” la Poesia solo in minuscolo, tant’è ch’è difficile trovarla per cliccarla.