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Minoranza: "La scuola, la mensa ... un po' di chiarezza"
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LA SCUOLA, LA MENSA ... UN PO’ DI CHIAREZZA

Cari alunni, genitori, maggioranza consiliare, Progetto Giglio prende atto, senza condividerla, della risposta della maggioranza con la quale veniamo accusati di produrre solo sterili polemiche politiche.

Forse questo nostro atteggiamento è stato interpretato in modo sbagliato ma era comunque nostro compito fare un'interrogazione su una questione molto delicata come la scuola, che sta naturalmente a cuore anche a tutti Noi.

Per esperienza possiamo dirvi che le domande nascono sempre da una mancanza di conoscenza. Ed in fondo è proprio questo che accade oggi al Giglio su questo argomento: nessuno di noi e dei genitori sa come finirà la questione mensa e vorrebbe una risposta definitiva.

Prima di presentare la nostra interrogazione abbiamo atteso circa 2 MESI dalla sospensione del servizio mensa, dando tempo di agire agli amministratori e anche cercando di trovare soluzioni proposte all’esame della maggioranza.

Alla fine però il perseverare di una situazione così insostenibile e le continue richieste dei genitori che vedono in noi un referente comunale, ci hanno richiamato al nostro compito istituzionale.

La nostra interrogazione rispecchia quelli che sono i dubbi più forti di tutti noi. Purtroppo il Giglio è piccolo, la gente mormora parecchio e anche una banalità riportata da noi in modo sbagliato avrebbe potuto creare false aspettative nei genitori.

In quest’ottica la nostra interrogazione avrebbe potuto permettere alla maggioranza di dare una risposta che andasse a soddisfare tutte le domande delle persone che, ad oggi, attendono da circa 3 MESI una comunicazione chiara o un incontro risolutivo.

Così purtroppo non è stato e noi nella nostra successiva replica abbiamo solo voluto evidenziare che in sede di Consiglio la questione scuola era stata affrontata ben poche volte.

Oggi, comunque, la situazione rimane incerta ma proviamo noi a fare il punto della situazione aspettando, magari, qualche dichiarazione da parte della maggioranza che ci smentisca dandoci notizie migliori.

Secondo quanto ci ha riferito la Preside Tantulli, il servizio mensa, e con lei l’orario del tempo pieno effettivo, riprenderà presso il ristorante “da Santi” il 23 febbraio (salvo altre variazioni) e si dovrebbe protrarre fino alla conclusione dell’anno scolastico.

Sembrerebbe tutto così sistemato ma già circola la voce che quando inizieranno ad arrivare le comitive di turisti, Santi, per ovvii motivi logistici, non potrà ospitare nel suo locale anche i bambini. Quindi si dovranno servire i pasti a scuola o in altro locale idoneo.

Visto che, al di là di quello che può sembrare ad alcuni, vogliamo essere costruttivi e non polemici ci siamo informati presso la Asl competente per conoscere la normativa in questione, portarla a conoscenza dei genitori e magari evitare sanzioni sia per il Comune che per il ristoratore. Quindi queste sono le ipotesi che ci hanno prospettato qualora i pasti vengano serviti fuori dal ristorante:

1. Se i pasti vengono serviti in classe E’ AMMESSO che i bambini possano mangiare ognuno sopra il proprio banco, magari mettendoci sopra una tovaglietta, pasti confezionati in contenitori monodose termici preparati nella cucina del ristorante; lo sporzionamento è infatti possibile solo con la presenza di un lavello ed un piano di appoggio idoneo.

2. Se i pasti vengono serviti in un refettorio i bambini possono mangiare tutti insieme ma i pasti devono essere sempre serviti in contenitori monodose termici preparati nella cucina del ristorante; lo sporzionamento è infatti possibile solo con la presenza di un lavello ed un piano di appoggio idoneo.

3. Qualora si usino i locali dell’asilo od altri locali idonei a uso mensa non dovrebbero esserci problemi, previo controllo Asl, in quanto già esisterebbero spazi divisi per sporzionare e servire i pasti.

4. In qualunque caso in cui i cibi escono pronti dal ristorante comunque dovrà essere cura del ristoratore variare il proprio piano di HACCP e darne preventiva comunicazione all'Asl competente.

Nella speranza di aver fatto un po' di chiarezza per tutti ci auguriamo che almeno questa seconda parte dell’anno scolastico possa essere un po' più tranquilla per i nostri bambini. L’ora di mensa, infatti, oltre a soddisfare un fabbisogno naturale, dovrebbe rappresentare un momento di aggregazione tra i ragazzi e di educazione alimentare.

L’istruzione rappresenta il primo tassello nella formazione dei nostri bambini ed è giusto chiedere ed ottenere che sia fatta nel modo migliore possibile.

Quando noi parliamo di spostare la sede delle scuole elementari nel plesso scolastico del Porto non lo diciamo, come pensano molti, per favorire alcuni maestri, ma perché ci sembrerebbe logico assegnare l’edificio più grande alla scuola con più alunni e classi. Oggi al porto ci sono 1/3 degli alunni rispetto al castello dentro un edificio grande il doppio. Il problema, poi, degli insegnati che arrivano con il traghetto ormai è uguale anche per le elementari.

La creazione di un plesso scolastico unico, dotato di tutti gli spazi adeguati per gli alunni, non può che trovarci favorevoli, per un futuro anche prossimo, ma adesso si tratta di risolvere i problemi del presente.

Ragionando in un’ottica più ampia, infatti, si potrebbe anche pensare di organizzare un piccolo convitto a disposizione degli studenti che si recano a Grosseto per le scuole superiori ed evitare così la divisione dei nuclei familiari con il conseguente spopolamento dell’Isola nel periodo invernale.

Dare a tutti la possibilità di diplomarsi, anche a coloro che non potrebbero mantenere una seconda casa a Grosseto, sarebbe veramente un grande passo avanti per la nostra comunità.

Ma per ora affrontiamo un problema alla volta ...

La Minoranza Consiliare