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La Minoranza dica chiaramente da che parte sta
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LA MINORANZA DICA CHIARAMENTE DA CHE PARTE STA

La lettura che la minoranza fa delle motivazioni della sentenza è assai singolare perché diversa da tutti coloro che l’hanno letta e interpretata nel giusto modo. Questo, come al solito, ci induce a pensare al modo strumentale ma soprattutto alla mancanza di obiettività nell’operato di questa minoranza consiliare che non abbiamo ancora ben compreso da che parte sta: dalla parte dei cittadini oppure dalla parte di Costa Crociere? E’ un po’ che ce lo domandiamo senza trovare risposta. I tifosi di casa che tengono per la squadra avversaria non sono tifosi ma sterili oppositori privi di argomentazioni di una politica seria e costruttiva.

Tutti nel mondo hanno ormai capito, ad eccezione della minoranza gigliese, che la società Costa Crociere rappresenta la responsabile civile della tragedia e che questo aspetto non può essere trascurato da una amministrazione pubblica. Né è possibile aprire un mercato di contrattazione quando è stato già spiegato il vano tentativo di “scambiare” un doveroso risarcimento con alcune opere pubbliche. Con la loro scialba interpretazione si capirebbe, per così dire, che il fallimento è di tutti i ministeri, dello Stato, dei comuni, della provincia, della regione e delle parti civili private. Troppi per non sospettare che la realtà delle cose è profondamente diversa.

Noi adesso proviamo a dare una lettura più riflessiva delle motivazioni “leggendo” le motivazioni. Prima di tutto viene riconosciuto il ruolo dell’Amministrazione comunale come parte civile ma bisogna prendere atto (e ciò era stato detto) che il Collegio giudicante si trova all’interno di un processo penale prioritario rispetto al minoritario processo civile. Quindi nel penale le decisioni vengono assunte con cautela e demandando le vere conclusioni ad un dibattito di stampo civilistico che ha ruolo per entrare nel merito delle diverse tipologie di danno.

Le spese anticipate per conto del comune sono un danno riconosciuto e quindi le interlocuzioni continueranno per ottenere il rimborso totale. Sia attraverso Costa Crociere che attraverso il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale l’Amministrazione si farà restituire tutto l’esborso di questi ultimi tre anni. Basta avere pazienza e attendere la fine del percorso.

Il personale distolto dall’attività comunale è stato riconosciuto del tutto salvo la competenza della quantificazione che il Collegio attribuisce al processo civile e che il penale non ha potuto approfondire per evitare le lungaggini che una perizia estimativa avrebbe comportato.

Le altre voci del danno patrimoniale sono state riconosciute nel merito ed escluse solo per un problema legato alla causalità. Il processo civile riconoscerà buona parte del danno patrimoniale purché provato. Le valutazioni del prof. Scarpa verranno prese in considerazione perché rappresentano le prove reali di una situazione che abbiamo vissuto.

A parere del Collegio non è stata offerta prova adeguata circa l’effettiva causa della mancata attuazione di alcune attività come ad esempio i ritardi del piano strutturale o del piano triennale delle opere. Questo lo si può capire in quanto non è facile dare una puntuale dimostrazione dei ritardi dell’attuazione dei programmi ma se viene riconosciuto il danno sul personale conseguentemente ci saranno ritardi sull’attività in generale.

Risulta invece fondata la lesione all’identità personale perché tale diritto trova fondamento nell’art. 2 della Costituzione cioè l’interesse di ogni soggetto a vedersi fedelmente rappresentato nel contesto sociale. Meglio se riportiamo quanto scrive il Collegio nelle motivazioni: “non è contestabile che a seguito degli eventi delittuosi (perché di questo stiamo parlando cara minoranza consiliare) in esame l’Isola del Giglio, sia assurta alle cronache, nazionali e non, come ‘l’isola del naufragio della Concordia’. Pertanto tale territorio, da sempre apprezzato per le sue peculiari bellezze paesaggistiche, dovrà convivere per molto tempo con questo tipo di associazione, com’è ragionevole supporre in considerazione dell’eccezionale risonanza mediatica dell’evento. L’Isola del Giglio, in altre parole, sarà per molto tempo considerata come “l’isola del naufragio della Concordia” e questo tipo di associazione è certamente idonea a falsare la proiezione della sua identità nel sociale, con un danno meritevole di risarcimento. In conclusione, la parte civile Comune di Isola del Giglio ha diritto al riconoscimento del danno patrimoniale conseguente ai costi sostenuti per la retribuzione dei propri dipendenti in relazione all’eccezionale esigenza di compiere attività straordinarie durante l’emergenza nonché al riconoscimento del danno non patrimoniale subito a seguito della lesione alla propria immagine, ….”

Ed infine il Collegio conclude: “Non può tuttavia procedere (il Collegio) a una liquidazione definitiva, in quanto la valutazione del danno patrimoniale richiederebbe l’espletamento di una perizia di natura contabile che allungherebbe in modo non opportuno la durata del presente processo penale. Quanto alla richiesta di provvisionale, il Collegio ritiene prudenzialmente di fissarla in euro 300.000 , basando la propria stima sul solo danno non patrimoniale, stante la difficoltà di formulare previsioni in ordine all’altra voce risarcitoria”.

E su ciò non aggiungiamo oltre perché le motivazioni sono già esplicative in tutti i sensi.

Orgoglio Gigliese