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Ricorso pensioni: nuove informazioni su come agire
RICORSO PENSIONI: NUOVE INFORMAZIONI SU COME AGIRE

meetup movimento 5 stelle isola del giglio giglionewsQuattromila pensionati, assistiti dal Codacons, hanno presentato un ricorso collettivo al TAR del Lazio contro il cosiddetto “bonus Poletti“, il rimborso che il governo ha erogato in agosto per mettere una toppa al buco aperto dalla sentenza della Corte Costituzionale del 10/3/2015 (e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2015) sul blocco dell’indicizzazione degli assegni pensionistici all’inflazione corrente, stabilito dalla riforma Fornero sulle pensioni varata nel 2011 dal Governo Monti. I ricorrenti chiedono che il tribunale amministrativo annulli la circolare INPS n. 125 del 25 giugno 2015 (non più reperibile dal sito dell'INPS, ma consultabile QUI) con la quale sono state definite la disciplina e le modalità di attuazione del meccanismo di perequazione stabilito dal D.L. 65/2015 (emanato in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale) che ha previsto un rimborso una tantum a chi era stato “vittima” del blocco della perequazione della propria pensione. Come già detto in un nostro articolo pubblicato su GiglioNews lo scorso luglio, l'INPS sarebbe costretta a riaprire il dossier e restituire ai pensionati l’intera cifra persa in seguito al congelamento deciso dal Governo Monti, anziché l’una tantum decisa dal Governo Renzi; una cifra tra l'altro che, secondo i dati della CGIA di Mestre, rappresenta solo l'11% di quanto realmente spetterebbe ai pensionati e si è trattato di un parziale rimborso ricevuto per altro solamente da chi ha una pensione superiore a tre volte e inferiore a sei volte il minimo.

Il Codacons intende anche promuovere un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro quella che viene definita “l’elemosina elargita ad agosto”: il termine ultimo per aderire è il 15 ottobre.

Per aderire all'iniziativa del Codacons bisogna CLICCARE QUI e seguire le istruzioni per ricevere i documenti necessari a partecipare all'iniziativa.

Altre associazioni come l'Adusbef, dopo le contraddittorie dichiarazioni di vari esponenti del Governo Renzi, i quali si sono distinti nel dissimulare e creare confusione tra i pensionati, arrivando quasi ad insinuare che le Sentenze della Corte Costituzionale fossero un optional invece di un inderogabile obbligo ad adempiere, si sono mosse nel diffidare l’Inps ad ottemperare e si rendono disponibili a tutelare gli aventi diritto, assistendo i ricorrenti per rendere più forte ed efficace l'azione di sollecito dei rimborsi. Per aderire al ricorso dell'Adusbef occorre compilare un documento (scaricabile QUI dal sito dell'Adusbef) dove si fa riferimento alla Corte Costituzionale, sentenza N. 70/15 declaratoria d’incostituzionalità dell’Art. 24, comma 25 del decreto legge 201/2011, indirizzandolo all’Inps, alla Procura della Repubblica e per conoscenza all'Adusbef stesso.

Noi invitiamo i pensionati “vittime” del blocco pensioni deciso dalla riforma Fornero a fare ricorso. Tuttavia, per completezza di informazione, aggiungiamo che la precedentemente citata sentenza n.70 della Corte Costituzionale, ossia il "giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale" relativo a "Pensioni - Perequazione automatica dei trattamenti pensionistici - Limitazione, per gli anni 2012 e 2013, esclusivamente a quelli di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo INPS, nella misura del 100%", vale di per séerga omnes” ed è immediatamente applicativa, senza bisogno di introduzione di eventuali interventi del Governo. Tecnicamente dunque non servirebbe neanche fare un ricorso, anche se questa può essere una via per sollecitare il rimborso.

Poiché le sentenze della Corte Costituzionale acquistano efficacia il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, per ottenere il rimborso delle somme non percepite in termini di indicizzazione, potrebbe essere sufficiente (ma comunque necessario, in quanto il Governo Renzi ha lasciato ampiamente intuire che non punterà al rimborso integrale di quanto spetterebbe ai pensionati) presentare una semplice domanda all'Istituto pensionistico, perché dopo la sentenza della Corte Costituzionale LA RESTITUZIONE E' UN OBBLIGO DA PARTE DELLO STATO.

Tutti i cittadini dovrebbero essere informati di questo dai principali organi di stampa ed informazione nazionali...purtroppo siamo in Italia, Paese che si classifica al 73° posto per Libertà di stampa e Informazione.

A voi trarre le conclusioni di tutto ciò e decidere come agire.

Gruppo “Meetup Isola del Giglio