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Domani al Campese l'ultimo saluto a Juan
Domani al Campese l'ultimo saluto a Juan

I funerali del ventunenne morto durante un’immersione si svolgeranno al Giglio: non è stata disposta l’autopsia

Sarà quel mare che si è portato via con un soffio sottile come un refolo di vento la vita di Juan a dare l’ultimo saluto al ventunenne che domenica mattina è morto durante un’immersione a Cala dell’Allume. La chiesa scelta dalla mamma e dal babbo dello studente romano è proprio quella del Campese, a poche centinaia di metri dallo specchio d’acqua nel quale si è consumata la tragedia.

Nel pomeriggio di lunedì 1 agosto il pm ha firmato il nullaosta per la sepoltura e la salma del ragazzo è stata restituita a babbo Roberto e mamma Maria che hanno deciso di accompagnarlo a Livorno per la cremazione che si è svolta ieri, martedì 2 agosto. Poi le ceneri verranno portate di nuovo sulla nostra isola che Juan Augusto Franciosi amava così tanto, per il funerale, che si svolgerà nella chiesa di Campese alle ore 12 di domani, 4 Agosto.

La passione per il mare, quella stessa passione che lo aveva spinto ad amare così tanto l’isola del Giglio che frequentava con la sua famiglia da quando era nato, lo ha portato domenica mattina alla Cala dell’Allume. Era con un amico Juan e sapeva come fare. Apneista, si è immerso in quello specchio d’acqua dal quale non ce l’ha fatta ad uscire per respirare di nuovo e tornare giù a caccia di pesci. Il ragazzo è stato colto da un malore e il suo corpo è stato trovato a una profondità di 25 metri dopo che il suo amico aveva dato l’allarme alla guardia costiera. Nei polmoni non aveva aria. Sono dovuti intervenire anche alcuni divers per aiutare gli uomini della capitaneria a riportare in superficie Juan.

Il ventunenne al Giglio era di casa. L’isola era stata scelta come luogo di villeggiatura già dai suoi nonni (famiglia Senatra) e i genitori del ragazzo avevano una casa a Castello.

«Era ormai uno di noi - ricorda il sindaco Sergio Ortelli - aveva tantissimi amici qua, ragazzi della sua età che non si danno pace per quello che è successo». Uno degli amici di Juan era proprio il figlio coetaneo del sindaco. «Appena lo ha saputo - dice - è andato a Orbetello con la fidanzata. È una tragedia che sconvolge l’intera isola, quella famiglia ormai faceva parte della nostra comunità». E sarà l’isola, quindi, a dare l’ultimo saluto al ragazzo innamorato del mare, studente, figlio di un imprenditore italo-argentino che aveva deciso di trascorrere un mese di vacanza al Giglio, come ogni anno.

Juan, appassionato apneista, è morto nel posto che più di ogni altro amava. E i suoi familiari hanno voluto dedicare un augurio al ventunenne che raccontasse proprio quell’amore: «Che dal mare - hanno scritto - Dio ti accompagni in cielo».