"... il Sindaco è portolano - seconda parte"
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……… il sindaco è portolano! (seconda  parte)

Prendo atto con soddisfazione che su buona parte di piazza Gloriosa è stata ripristinata l’illuminazione pubblica. Rimane spento un lampione che è più di cinque mesi che è al buio; magari ci saranno dei seri problemi tecnici che però, prima o poi, andranno affrontati e risolti. Viene il sospetto che, come al solito, occorre fare la classica giornalata per veder risolto qualche problema.

Quanto sopra però, nulla toglie al fatto che i nuovi lampioni, magari efficientissimi dal punto di vista della luminosità, sono assolutamente fuori contesto in quel luogo; mi sembra più roba da piazzale di un centro commerciale o di zona industriale che da accostare ad un centro storico come il Castello.

Rimangono sul piatto tutte le altre problematiche da me sollevate; a proposito, visto l’approssimarsi della festa di San Mamiliano e di quella delle cantine, non sarebbe male se si decidesse di fare alcuni interventi mirati e straordinari per rendere il Castello, sia fuori che dentro le mura, più presentabile.

Una cosa vorrei poi dire agli amici della Polizia Municipale; ho avuto notizia che si sono un po’ risentiti per essere stati tirati in mezzo, a loro detta impropriamente, da quanto da me scritto in precedenza. Sembrerebbe, uso volutamente il condizionale non essendo certo, che il loro compito sia solo quello di recepire, parliamo di illuminazione pubblica, le segnalazioni dei cittadini e di trasmetterle poi non ho capito bene a chi, forse all’ufficio tecnico per la risoluzione del problema. Va tutto bene e ne prendo atto per carità però io penso che un cittadino che paga le tasse a fronte delle quali deve veder garantiti alcuni servizi essenziali, non si può addentrare poi negli aspetti organizzativi che una struttura o un’amministrazione comunale si è data per risolvere i problemi; vuole solo, e da questo punto di vista giustamente pretende, che siano risolti.

Non dimentichiamoci poi che, quando si tratta di pubblica amministrazione, al Giglio come in qualsiasi altro posto, anche coloro che sono deputati a risolvere i problemi, sono pagati con i soldi provenienti dalle tasse dei cittadini stessi e questa consapevolezza dovrebbe far da stimolo al loro operare.

Per ultimo mi è stato riferito, io non vado ne su Facebook ne su Twitter ecc., di alcuni commenti un po’ fuori dal mondo a mio modo di vedere, fatti da alcuni "amici" di Forza Nuova. Lasciate stare la politica che in questo caso non c’entra niente; qui si parla solo di cose che toccano il vivere quotidiano delle persone senza dietrologie di nessun tipo. Chissà poi se avevate notato che, insieme a mezza piazza, era al buio anche il Monumento ai Caduti. Buttateci un occhio ogni tanto e se c’è bisogno di entrarci dentro per togliere qualche cartaccia come facciamo io e altre persone del Castello fatelo pure, nessuno vi biasimerà per questo. Non pensate solo ad occuparlo abusivamente per manifestazioni di parte e con bandiere di partito, con la compiacenza delle istituzioni che dovrebbero vigilare in tal senso, come recentemente è stato fatto. Quel luogo è un patrimonio di tutta la collettività, non solo di una parte, è bene ricordarselo; anzi, tante di quelle persone cadute e che quel monumento ricorda, sono state mandate a morire in una guerra senza senso voluta proprio da chi ha governato l’Italia in un determinato periodo storico per il quale, correggetemi se sbaglio, mi sembra nutrite particolare simpatia.

Un’ultima considerazione: chissà perché, quando si scrive qualcosa che a qualcuno può sembrare scomodo, ti fermano per strada, e sono stati tanti, solo quelli che condividono quello che hai scritto. Ti fermasse mai qualcuno per dirti che non è d’accordo; a quattr’occhi e nel rispetto ognuno delle proprie opinioni, sarebbe molto più semplice spiegarsi, ma si sa, come diceva il Manzoni a proposito di don Abbondio, "il coraggio se uno non ce l’ha non è che se lo può dare".

Angelo Stefanini