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Sacchetti della spesa non a norma: occhio alle sanzioni!
Sacchetti della spesa non a norma: occhio alle sanzioni!

I SACCHETTI MONOUSO COMMERCIALIZZABILI SONO SOLO QUELLI CERTIFICATI UNI EN 13432:2002

La legge n. 116/2014, che ha convertito con modificazioni il Decreto Legge Competitività, disciplina le sanzioni pecuniarie previste per chi mette a disposizione, sia titolo gratuito che oneroso, sacchetti per la spesa in plastica, ad eccezione di quelli monouso biodegradabili e compostabili secondo la norma UNI EN 13432:2002 e di quelli riutilizzabili, secondo precisi requisiti di spessore e materiali utilizzati.

La sanzione per chi utilizza prodotti non conformi è pesantissima: da un minimo di 2.500 euro ad un massimo di 25.000 euro.

I prodotti monouso conformi sono solo quelli certificati biodegradabili e compostabili in accordo con la normativa. Per buona norma pratica, guardando il sacchetto, bisogna fare riferimento alla dicitura di conformità della norma EN 13432:2002 e/o cercare i marchi che attestano la certificazione della biodegradabilità come “OK Compost” e/o “Compostable”. Tali indicazioni sono inoltre dotate di un codice seguito da un numero (Sxxx o 7wxx) riferito a ogni azienda produttrice la quale deve assicurare anche la tracciabilità.

Va ricordato infine che il divieto non riguarda al momento i sacchetti senza manici in polietilene, utilizzati nei reparti ortofrutta dei vari negozi e market, non essendo ritenuti “da asporto” ma a “protezione” dell’alimento.

È opportuno che chi commercializza tali sacchetti si accerti della conformità degli stessi alle norme di legge già al momento dell’acquisto da parte del fornitore.

Pertanto, raccomandiamo alle aziende che dovessero avere necessità di ordinare sacchetti, di fare molta attenzione e di chiedere ai propri fornitori l’assicurazione scritta che i prodotti ordinati siano conformi a quanto disposto dalla nuova normativa.