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Castello: la ASL acquista l'immobile già sede del distretto

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Giglio Castello: la Asl Toscana sud est acquista l’immobile già sede del distretto

In autunno al via la ristrutturazione dei locali

E’ diventato definitivamente di proprietà della Asl Toscana sud est l’immobile che ospita il distretto sanitario al Giglio Castello. E’ stato infatti firmato l’atto di compravendita della struttura, sede di alcuni dei servizi sanitari sull’isola, insieme alla sede di Giglio Porto e a quella estiva della guardia turistica di Giglio Campese.

L’obiettivo dell’Azienda è ristrutturare i locali di Giglio Castello per renderli più idonei allo svolgimento delle attività e portare a regime il servizio di teleconsulto: questo consentirà lo scambio per via informatica di dati clinici e soprattutto di immagini, tra i professionisti presenti all’ospedale di Orbetello e quelli all’Isola del Giglio, per valutazioni specialistiche in tempo reale che velocizzeranno diagnosi e individuazione di terapie necessarie.

“E’ il risultato di un lungo percorso di trattative e procedure amministrative da parte della Asl, reso possibile grazie a un finanziamento regionale di 490.000 euro e al costante sostegno da parte del Comune dell’Isola. Dal prossimo autunno, partiranno gli interventi di ristrutturazione degli ambienti. Un risultato che ci dà grande soddisfazione e per questo ringrazio i professionisti che hanno contribuito al suo raggiungimento e il sindaco Sergio Ortelli, sempre disponibile al dialogo e al confronto costruttivo per individuare insieme le soluzioni migliori nell’interesse dei cittadini” – dichiara Roberta Caldesi, direttore zona Colline dell’Albegna.

La strutturazione dei servizi sanitari nell’isola del Giglio rappresenta uno degli step di un progetto molto più ampio nato a livello nazionale e rilanciato dalla Regione Toscana che prevede una serie di interventi nelle isole per garantire equità di accesso alle cure nei territori con particolari caratteristiche geografiche e lontani dai servizi sanitari continentali, come le isole appunto. Il progetto si avvale anche della collaborazione del Laboratorio della Scuola Superiore Sant’Anna che ha avviato uno studio per valutare l’effettiva percezione della qualità dei servizi nei cittadini e poter quindi costruire risposte a misura dell’utente in territori come questo.