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Autorità Portuale: il 7 Maggio si riunisce il Comitato
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AUTORITA’ PORTUALE: IL 7 MAGGIO SI RIUNISCE IL COMITATO PORTUALE

Consuntivo 2018 sul tavolo ma si parlerà anche di scalo marittimo di Porto S. Stefano

Proseguono le attività del Comitato portuale dell’Isola del Giglio. Il nuovo appuntamento sarà martedì prossimo 7 maggio alle ore 11,30 presso la sede di Grosseto. Si discuterà di rendiconto dell’esercizio 2018 e delle opere che interessano l’Isola del Giglio ma si approfondirà anche un argomento caro ai gigliesi ovvero i servizi di cui deve essere dotato lo scalo marittimo di Porto Santo Stefano e degli standard di legge che devono essere garantiti. Se ne parlerà con il Segretario generale dell’Autorità Portuale Fabrizio Morelli, con gli altri membri del Comitato tra cui l’Autorità marittima con i quali il Comune di Isola del Giglio aveva già avuto uno scambio di idee. Senza dimenticare, in seconda battuta, il Comune di Monte Argentario, ente sovrano sul suo territorio.

Infatti, anche nel corso della precedente riunione del Comitato, che si è tenuta il 2 aprile scorso, si era già affrontato il tema su iniziativa del Sindaco Sergio Ortelli alla luce delle voci, poco rasserenanti, che provenivano da Monte Argentario soprattutto a riguardo dei parcheggi a pagamento per le auto in sosta di chi transita per l’isola.

Il tema non è davvero un argomento fuori luogo ma un preciso obbligo dettato dalla legge regionale. Infatti, il Master Plan “La rete dei porti toscani”, che costituisce un allegato del Piano di Indirizzo Territoriale regionale, stabilisce che i piani regolatori portuali dei porti o approdi turistici, ai sensi dell’art. 47 ter della L.R.1/2005, devono prevedere una corretta programmazione e localizzazione delle funzioni e delle specializzazioni che lo scalo marittimo è chiamato a svolgere compresi i servizi connessi (parcheggi, collegamenti, biglietterie, ecc) all’imbarco.

Qualche anno fa venne proposto all’ex Sindaco Cerulli di Monte Argentario innanzitutto lo spostamento dello scalo alla banchina Toscana liberando piazzale Candi destinato così ai grandi panfili che spesso non trovano ormeggio. Ma il Comune dirimpettaio, dopo qualche incontro, rispose negativamente. All’epoca l’Autorità portuale non era stata ancora costituita. Oggi è una realtà e pertanto il Comune del Giglio rinnoverà le sue richieste con la speranza un giorno di spuntarla a vantaggio della gente che transita per le nostre due isole.

Quindi, guardando ai cosiddetti “standard”, lo scalo di Porto S. Stefano è fuori norma perché non dotato di una serie di servizi indispensabili per chi arriva e parte da/per le isole e pertanto in futuro i nodi da sciogliere saranno questi se non verrà speso un forte impegno in un problema di tale portata.