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Ambulatorio Castello: cittadini riscrivono alla AUSL
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Ambulatorio Castello: cittadini riscrivono alla AUSL

Gent.ma Dottoressa Caldesi, ci vediamo costretti a ricordarle che le promesse di riapertura dell’Ambulatorio di Giglio Castello per il 28 di Luglio sono rimaste tali. Sono passati invano 3 martedì da quello indicato per la riapertura; si è saputo che alcuni mobili sono arrivati ma la riapertura non c’è stata.

Ricordiamo che, essendo “saltato” uno dei due turni del medico di base a Campese poiché il suo ambulatorio viene utilizzato dalla guardia medica turistica e non funzionando per i suoi 3 turni l’ambulatorio di Castello, la quasi totalità dei residenti (che coincide con il numero degli assistiti) deve recarsi all'ambulatorio di Giglio Porto dove non si trova parcheggio se si va con mezzo proprio; se si va con i bus, spesso sono carichi e c’è quindi rischio di non essere imbarcati. All’interno dell’ambulatorio di Giglio Porto si può stare in 4. Gli altri devono arrangiarsi sedendosi sullo scalino d’ingresso o su un muretto sotto magre frasche sul lato opposto della strada a rischio schiacciamento diti dei piedi ad opera di intenso traffico automobilistico.

Ci perdoni l'ottusità in quanto non ci capacitiamo come 3-4 attuali casi di Covid nell’ospedale di Grosseto possano creare una paralisi in moltissimi servizi. Non si riesce a trovare libero il telefono per prenotazioni, moltissime prestazioni annullate sono riproposte con tempi lunghissimi. Ancora di più per nuove prenotazioni. Gli specialisti non vengono più ... mentre tutto il settore privato si è attivato ed è riuscito a rimettersi in buona marcia.

  • Se la guardia medica notturna si deve arrangiare per il suo alloggio
  • Se un migliaio di pazienti si devono arrangiare a rincorrere il loro medico in ambulatori non pensati per ricevere molte persone e con problemi di spostamenti e parcheggi
  • Se si perdono mezze giornate nelle attese che inevitabilmente sono diventate più lunghe perché tanti pazienti sono concentrati in pochi luoghi e pochi turni
  • Se ci si deve spostare – con navi, bus, treni - per prestazioni che prima si potevano avere in loco, in un momento in cui sarebbe meglio limitare gli spostamenti
  • Se il potenziamento dei servizi di base territoriale annunciati possono aspettare

Tutto questo non coincide con la nostra idea di “dignitoso servizio di assistenza pubblica” e, soprattutto, non lo riteniamo all’altezza della sanità toscana che dovrebbe essere al 3° posto per qualità.

Non ce ne voglia e pensi a noi anche se intanto è arrivato Ferragosto che le auguriamo sereno e riposante.

Cittadini del Giglio