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Isola del Giglio - 25 Marzo 2005

LE DIVERSE IDEE DEGLI AMBIENTALISTI

Riceviamo, per tramite del Comune di Isola del Giglio, questo comunicato che Legambiente ha fatto pervenire alla stampa in merito all'energia eolica sull'isola:

“La democrazia è veramente una bella cosa: finchè all'Isola del Giglio c'era un'Amministrazione chiusa, autarchica ed antiambientalista, nessuno, tranne LEGAMBIENTE, osava dire nulla sui disastri ambientali e sui ritardi dalla Giunta antiparco , oggi, con una Giunta certamente più aperta, è tutto un fiorire di critiche, richiami, ammonimenti.

Non solo i VERDI di Grosseto, ma anche il Professor Folco Giusti, se la prendono in particolar modo con la proposta di realizzare un aerogeneratore al Giglio e, in generale, di costruire pale eoliche nell'Arcipelago Toscano.

Si dicono anche cose inesatte: per esempio, Sando Tassoni per i Verdi grossetani , che la pala eolica del Giglio si dovrebbe realizzare “in pieno Parco Nazionale”, mentre il progetto lo prevede fuori dai confini dal Parco – tanto che l'Area Protetta non ha dovuto dare nessun nulla-osta -, oppure, il Professor Giusti scrive che la Regione Toscana “ha collocato tra i siti non idonei all'impianto di paloni ad elica tutte le isole dell'Arcipelago Toscano”, mentre la Regione Toscana ha fatto questa indicazione – di massima, perché il Parco teoricamente la può anche ignorare - solo per i territori insulari compresi nei Siti di Importanza Comunitaria (SIC), nei Siti di Importanza Regionale (SIR) e nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS) (le cartografie si possono trovare sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 8 del 25/2/2004), quindi, ad esempio, gran parte del territorio elbano e parte di Capraia sono esclusi da questa raccomandazione regionale, mentre il Giglio è interamente ricompreso ad esclusione dei centri abitati.

Questa indicazione regionale è certamente un problema – anche per la stessa Regione che, in altri provvedimenti, spinge decisamente sulle energie rinnovabili - per lo sviluppo dell'Energia Eolica nelle isole che, al contrario, sono particolarmente vocate per questo tipo di impianti, essendo i territori con la più forte e continua ventosità dell'intera Toscana, crediamo sia per questo – e non perché qualcuno si diverte particolarmente a fare pale eoliche nelle nostre isole – che si stanno sviluppando progetti che riguardano l'Arcipelago Toscano.

L'ENEL dovrebbe poi attuare il protocollo “Energia nei Parchi” - sottoscritto nel 2000 dai Ministeri dell'Ambiente e dell'Industria, Associazione Nazionale Comuni Isole Minori, Associazione Nazionale Comunità Montane , FEDERPARCHI, Unione delle Province Italiane, LEGAMBIENTE - che “le aree protette costituiscono gli ambiti territoriali privilegiati nei quali sperimentare nuovi moduli per l'utilizzo razionale delle risorse naturali, con particolare riferimento a quelle rinnovabili” prevede investimenti nel solare, nell'eolico e nelle altre energie alternative nei territori delle aree protette. Noi crediamo che quel protocollo e le misure in esso contenute – accolte con il plauso di tutti – debba essere attuato in tutti i Parchi, tenendo naturalmente conto delle caratteristiche di ogni Parco.

In questo ci sta anche il biodisel (LEGAMBIENTE, ad esempio, propone che tutti i traghetti per accedere alle isole siano convertiti a biodisel e che nelle nostre isole i distributori tradizionali vengano convertiti a questo carburante ecologico e nel prossimo futuro a metano o, ancora meglio, ad idrogeno ricavato delle energie alternative), ma – come ha detto il Consigliere Verde Reggiolani in un riuscito convegno all'Elba – una energia alternativa non esclude l'altra, ma per creare un'alternativa reale al petrolio occorre usare contemporaneamente tutte le opzioni disponibili.

Nessuno, e tanto meno LEGAMBIENTE, vuole sacrificare le nostre isole. Vogliamo invece renderle autosufficienti, pulite, farle diventare un esempio di emissioni zero e di qualità della vita nel Mediterraneo e nel Mondo, per l'attuazione di quel protocollo di Kyoto che, a quanto pare a parole, dovrebbe stare a cuore a tutti coloro che si occupano e si preoccupano del futuro del nostro pianeta di cui, almeno per ora, anche l'Arcipelago Toscano fa parte.”