Più ci penso e più mi sembra che i contribuenti gigliesi non debbano sottostare a questo del generale agosto sul pagamento del contributo consortile senza ulteriori approfondimenti e senza qualche revisione procedurale.
Ho ritirato precedenti lettere di dissenso,sia nel merito ma soprattutto nella procedura,perché era stata diffusa una lettera del Direttore del Consorzio.
La risposta del Direttore, per la verità, mi ha ancora più convinto che c'è qualcosa che sfugge alla ragione (almeno alla mia) ed alla ratio della legge invocata.

Dicevo, in quelle lettere, che sarebbe stato opportuno attendere:

a) un parere "pro" di un affermato giurista sulla liceità della imposta (ma quale contibuto? questa è una imposta vera e propria!);
b) il chiarimento sui termini procedurali sotto ogni forma (strumento di isi di pagamento dell'imposta, comunicazione,tempi,indirizzatari etc.). Eclatante è il fatto che si dà scadenza al 31 luglio ad avvisi di pagamento arrivati pochi giorni fa:alcune persone in vacanza non li hanno ancora ricevuti probabilmente.
c) il catasto: se ne conosce bene l'arretratezza; alcuni si vedono recapitare avvisi di pagamento dell'imposta (e non del contributo checché se ne dica) riferiti a persone cointestarie non conosciute oppure decedute da decine di anni. E chi si fa carico di rintracciarle? il contribuente? e perché?

La signora Franca Melis ha trovato una sentenza della corte costituzionale (n.443/2001) che vale per tutto il territorio, o no?
All'Isola d'Elba risulta che anche la Comunità Montana sta lavorando nella stessa direzione del consorzio Osa- Albegna, ma vivaddio non cala addosso ad alcuni tasse senza sentire l'opinione dei Comuni.
A noi gigliesi che cosa accadrà? Essendo componenti della Comunità Montana dell'Arcipelago che faremo? Pagheremo chi? Saremo diseguali?

Ce n'è per dubitare.....

Ognuno faccia quel che ritiene. Paghiamo. Anzi lo abbiamo già fatto. Ma non chiudiamo la questione.
Un approfondimento giuridico è necessario: poi si trarranno le conseguenze.
Tutti siamo disponibili a pagare purché ci siano resi corrispondenti servizi. Tangibili ovviamente.

Giuseppe Ulivi