Credo che la verve ironica assai grottesca contenuta nel testo a firma del Sindaco non sia “farina del suo sacco” ma da ascrivere a qualcun altro saccente e zuzzurellone (che io conosco bene).  La questione invece è molto seria e non merita di essere gettata in pasto alle battute di spirito.  Mettere alla berlina in modo caricaturale chi denuncia un fatto gravissimo serve a nascondere una problematica preoccupante ed esecrabile come il conflitto di interessi delle cui responsabilità, naturalmente se si procederà il quel senso, provvederò a segnalare a chi di dovere.  Ma se al nostro Sindaco sta bene così …… io mi sono solo premurato di contestare l’anomalia prima che sia troppo tardi, poi, ovviamente, potrà decidere come crede!

Ma voltiamo pagina e trattiamo un altro tema assai discusso in questo complicatissimo anno 2006 e cioè la protesta delle Attività Commerciali o meglio la cattiva pianificazione degli orari dei suddetti esercizi prendendo spunto da un importante incontro tra operatori che si è tenuto proprio nella giornata di giovedì 26 ottobre.  In tempo di consuntivi vorrei dire la mia sulla questione.

Ho risposto con interesse alla convocazione dei Soci all’Assemblea Annuale della Pro Loco e, nell’occasione, sono rimasto molto appagato di quanto ho sentito. La relazione programmatica di Walter Rossi & Co. è stata abbondante di idee, di contenuti e di iniziative, un po’ meno di quattrini!. Bravo il Direttivo. Ha dimostrato, in questo modo, che la Pro Loco è un’associazione vivace, che ben funziona e che tutti, con la necessaria iniezione di trasversalismo, dovrebbero sostenere senza “se” e senza “ma”, anche se sono convinto che, più o meno, i dirigenti pro-tempore hanno sempre ben rappresentato gli obiettivi dell’associazione.   Ma nel caso della stagione trascorsa, per la densità di azioni proposte e messe in pratica, ritengo abbia ingranato una marcia in più rispetto ai periodi precedenti.   Una marcia che semina tutti i “concorrenti”, perdendo di vista anche l’Amministrazione Comunale che si abbandona giornalmente alle apparizioni giornalistiche e agio annunci pubblicistici. Ma il bravo Presidente, fra tutte le cose che doveva dire (e non poteva dire mica tutto!), ha involontariamente omesso ciò che la Pro Loco ha svolto anche in termini di pressioni e di esortazioni prodotte nel corso dell’anno, a tutela degli operatori turistici, a proposito degli orari delle attività commerciali. Vi ricordate la polemica dei giovani per il Capodanno e le multe che ne sono conseguite nei confronti di alcuni esercizi per avere “sforato” l’orario di chiusura perfino l’ultimo giorno dell’anno?

Bene, visto che dobbiamo far finta che le cose vanno a gonfie vele (5 per la precisione), vi spiegherò la mia versione dei fatti.

A fronte di frequenti proteste promosse da tutti gli operatori turistici, giovani compresi, la Giunta Comunale si è costantemente rifiutata di derogare o, meglio detto, di estendere gli orari di chiusura delle attività fissando rigorosamente un monte ore di apertura pari a 18, così come prescrive il default della Legge Regionale n.28. 

Per tutto il periodo estivo gli esercizi pubblici, per poter prolungare l’orario oltre il consentito, hanno dovuto differire l’apertura mattutina. Cioè per fare un esempio il bar che desiderava chiudere alle due della notte era costretto ad aprire non prima delle ore otto considerando che d’estate è molto importante aprire presto per ragioni di opportunità commerciale (e logicamente chiudere un pochino più tardi).

Ma la cosa peggiore è che la Giunta Comunale, nell’inutile incertezza, sottopose un quesito alla Regione Toscana, proprio quella regione che aveva promulgato le disposizioni sulle attività commerciali. Premetto che tanti Comuni che amministrano località turistiche da me interrogati, così come le notizie che ci vengono fornite dagli organi di stampa, non hanno mai posto impedimenti alle deroghe di legge, proprio perché vanno incontro alle esigenze del turismo.

Ebbene, alla domanda se il Sindaco può derogare gli orari delle attività commerciali sentite cosa ha risposto il legislatore della Regione Toscana:
“In relazione alla corrispondenza intercorsa relativamente all’oggetto, si comunica il seguente parere: - è da ritenere che, in considerazione dell’esistenza, sul territorio comunale, di contesti specifici che presentino esigenze di servizio continuativo o prolungato, il comune possa utilizzare i poteri di coordinamento e riorganizzazione degli orari di cui al comma 7 dell’articolo 50 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali) per disciplinare gli orari anche in deroga alle previsioni di cui al comma 1, art.81 della L.R. n. 28/2005."

Questo significa, in poche parole, che, nel caso di contesti specifici come quello di una località turistica, è prerogativa del Sindaco prolungare l’orario di apertura secondo determinate esigenze dettate dal mercato. Orsù dunque, anche stavolta ci hanno sorpresi! Nonostante il parere ci orientasse verso una maggiore elasticità degli orari, l’ostinata amministrazione rimaneva ferma sulla propria posizione di rigidità, creando ovviamente disagio ai turisti, imbarazzo nei giovani e indubbiamente confusione nei confronti di quelle attività che, non abituate ad una tale inflessibilità, venivano colpite dalle sanzioni amministrative dei Carabinieri.

Ma il colpo di scena si celava dietro l’angolo, proprio in occasione di S. Mamiliano. Pochi giorni prima della festa del Patrono il Sindaco emetteva un’ordinanza, la numero 6666 (VISUALIZZA ORDINANZA), dove accordava una deroga per tutto il periodo delle festività, ritardando l’orario di chiusura degli esercizi alle ore quattro del mattino, con motivazioni che ci lasciavano effettivamente molto perplessi:

“IL SINDACO….. omissis …CONSIDERATO che il Comune di Isola del Giglio è inserito nell’elenco dei Comuni Toscani ad economia prevalente turistica ecc…..     CONSIDERATO che in occasione dei tradizionali festeggiamenti in onore del Patrono San Mamiliano che si terranno all’Isola del Giglio nel periodo dal 13 al 23 settembre p.v. è previsto un notevole afflusso turistico in coincidenza delle varie manifestazioni;   VISTI i pareri di Regione Toscana e visto quanto dispone al riguardo la legge n.267 … ;  AUTORIZZA le attività di pubblico esercizio di somministrazione ecc  … … operanti sul territorio comunale a prorogare l’orario di chiusura entro le ore 4,00, anche oltre il limite delle 18 ore di apertura per il periodo compreso tra il 13 ed il 23 settembre 2006;

Siamo stati letteralmente  presi in giro. Quindi è realmente possibile promulgare deroghe agli orari degli esercizi pubblici?  La prova ci è stata fornita.

In effetti il quesito si pone più in generale nell’ambito delle scelte della Giunta Comunale e nella sua attitudine a prendersi delle responsabilità: a volte si e a volte no, in dipendenza di come gira il vento.  La nostra considerazione finale è che, visti i fatti, questa compagine locale non è sensibile allo sviluppo dell’isola ma ostaggio di visioni retrograde del mercato turistico. Potremmo fare anche altri esempi ma ci sarà il tempo per parlarne.

Quindi, per concludere, da una parte si fa largo l’azione della Pro Loco che, fresca e gagliarda, accelera il passo verso un turismo più innovativo e qualificato, mentre dall’altro si evidenzia il comportamento della Giunta Comunale che, ferma e stantia, ingrana frettolosamente la retromarcia  prigioniera, ahimé, delle promesse elettorali e della sua incapacità intrinseca.

Tutto ciò accade nella nostra isola, … a due velocità, appunto.

Sergio Ortelli